Sedici anni - Capitolo 9
Data: 23/05/2022,
Categorie:
Anale
Prime Esperienze
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... lui."
Io dissi piano "mai", mentre lo guardavo negli occhi, "Tu sei l’unico che amo. Io amo ogni bel dettaglio di te. Il tuo cuore gentile, i tuoi profondi occhi marroni, la tua pelle abbronzata e liscia, i capelli rossi, tu sei il mio fragolino!"
Alessandro scoppiò a ridere al mio ultimo commento e dovette asciugarsi gli occhi.
“Fragolino? Che cosa sdolcinata!"
Risi al suo sarcasmo, poi lo guardai, i nostri occhi erano incollati fra di loro. Lui si chinò in avanti, inclinando la testa mentre gli davo un appassionato bacio con la lingua. Per un momento fui di nuovo in cielo, completato in ogni modo, fisico, emotivo e spirituale. Per un momento, comunque. Il nostro bacio finì quando sentimmo arrivare la macchina di sua mamma. Alessandro si rilassò nelle mie braccio ed appoggiò la testa sospirando alla mia spalla.
“De ja vu, huh?" disse piano.
"Sì veramente", assentii con un sorriso furbesco. "Che ne diresti di andare a fare casino in città?" Alessandro accettò con un sorriso e scappammo fuori velocemente.
Era già stava tardi, il sole cominciava a scivolare verso l'orizzonte, ma era estate e ci sarebbe stato tempo per andare in centro. La maggior parte dei negozi era già chiusa. Ma nelle calde notti di estate come quella il piccolo porto era il posto dove andare. Feste sulla spiaggia, skaters sul boardwalk, barcaioli chiassosi, poteva veramente un luogo divertente. Normalmente Alessandro ed io ci s**tenavamo ridendo come bambini e dandoci colpi amichevoli ...
... l'un l'altro, ma quella sera era diverso. Camminammo a lungo sorridenti ma c'erano altri sentimenti in ciascuno di noi. Eravamo stati all'orlo, avevamo addocchiato la vita senza l'altro, e ci eravamo spaventati. Sebbene fossimo in pubblico e non potevamo mostrare il nostro amore, all'interno ci stavamo aggrappando uno all’altro, assicurandoci di non fare niente qualche cosa che ci facesse arrivare di nuovo a quel punto. Ero arrabbiato con me stesso per il fatto che avendo avuto dei pensieri su qualcun altro avesse causato quel guaio. Come avevo potuto farlo? Tutto quello che potevo sperare e sognare su di me era per Alessandro. Lui era il mio angelo, il mio amore, la mia anima. Ed anche se non avevo la sua bellezza o il suo splendido corpo o il suo fascino, lui vedeva la perfezione in me! L'unica possibilità era che lui era un regalo e decisi che era miglio non chiedergli nulla. Dovevo solo accettare quel ragazzo incredibile che aveva cambiato la mia vita e sperare un giorno o l'altro di meritare il suo amore. Mentre camminavamo davanti alle file di barche, misi un braccio intorno alle sue spalle e lo tirai più vicino a me stringendolo. Se volevo essere degno di lui dovevo evitare qualsiasi cosa che minacciasse di separarci. Qualsiasi altro pensiero su altre persone non era più importante. Tirai fuori la collana dalla camicia e lasciai che l’anello d’oro di Alessandro pendesse di fronte a me orgogliosamente.
Il sole stava affondando oltre l'orizzonte, dando al lago ed al ...