Le mie esperienze bisex
Data: 21/06/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Gay / Bisex
Autoerotismo
Autore: BsxPass, Fonte: RaccontiMilu
... mio cazzo, facendomi venire nel giro di pochissimi secondi. Una volta venuto però, la mia eccitazione lasciò lo spazio alla paura per ciò che era successo: cercai quindi di liberarmi del suo abbraccio, ma l’uomo mi bloccò, e come per salutarmi mi tiro una robusta e sonora pacca sul culo lasciandomi interdetto. Ormai spaventatissimo mi chinai a raccogliere le mie poche cose, dando però all’uomo evidentemente non ancora soddisfatto la possibilità di strusciare sul mio buco del culo ancora nudo il suo cazzo non ancora del tutto moscio. Raccolti il costume e l’asciugamano, fuggii come un pazzo verso il parcheggio, vergognandomi per tutto il tragitto per ciò che avevo fatto. Nel tentativo di dimenticare il tutto, decisi di finire la giornata insieme ai miei amici all’ombrellone, e dopo un bagno in mare ed una bella doccia ristoratrice, decisi di provare a dimenticare quanto accaduto, promettendomi che non sarebbe successo mai più. Purtroppo, o forse per fortuna, non andò così…
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Dopo la prima volta sulla spiaggia, spaventato da me stesso e da quello che avevo fatto, passai il resto dell’estate lontano da quella che consideravo una spiaggia maledetta, con il terrore di trovarmi davanti questo sconosciuto al quale mi ero dedicato con tutta quella passione. La fortuna però fu dalla mia parte, e non solo non incontrai più, né quell’estate né qualsiasi altro giorno della
mia vita, quell’individuo, ma riuscii a svoltare l’estate, ...
... conoscendo un gruppo di turiste italiane che riuscirono a rendere divertenti quelle che rischiavano di diventare lunghissime e tediose giornate tra maschi sotto l’ombrellone. Passata l’estate per molti mesi provai a dimenticare quella parte della mia vita, gettandomi a capofitto nella mia routine quotidiana e nel mio lavoro che, per fortuna, avevo finalmente trovato in pianta più o meno stabile. Come unico svago mi concedevo solo lo sport, da sempre mia passione e mia preferita valvola di sfogo, che avevo abbandonato per motivi di studio e che decisi di riprendere quell’anno. Purtroppo però, arrivato quasi alla soglia dei 30 anni e dopo un periodo abbastanza lungo di inattività, gli acciacchi cominciavano a farsi sentire, soprattutto alle ginocchia ma io, testardo come sempre, non diedi loro peso, impegnandomi come se non avessi mai smesso. Come purtroppo ci si potrebbe aspettare, dopo alcuni mesi di attività intensa le mie cartilagini cedettero, obbligandomi quindi ad interrompere definitivamente qualsiasi velleità sportiva. Triste per questo infortunio, mi informai presso un medico amico di attività fisiche che avrei potuto fare senza compromettere definitivamente quel maledetto ginocchio e la risposta fu chiara: o nuoto oppure palestra. Nonostante sia nato e vissuto sempre a circa 4 km dal mare, nutro un odio viscerale per l’elemento acqua, e quindi la scelta fu obbligata anche se, devo ammetterlo, nemmeno il mondo della pesistica faceva al caso mio. Con poco entusiasmo ...