Fantasie avverate (sesta parte)
Data: 22/05/2022,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Voyeur
Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster
... sfumature e fantasie, Marco lo dovevo portare per mano a dirgli cosa doveva fare e dire.
Gli dissi di incontrarci come due vecchi amici al bar, li gli avrei presentato mia moglie e doveva reggere il gioco; così non fu!
Una volta avvicinatomi al bar con mia moglie e dopo avergliela presentata, cadde come una pera cotta; non riuscì a reggere il gioco e Anna sgamò tutta la cosa.
“Se proprio li devi scegliere trovali come si deve, non vale la pena perdere del tempo con lui, basta che gliela faccio vedere che sborra nei pantaloni”, “trovami un uomo, anzi, non voglio che me lo trovi tu, devo essere io a scegliere e a decidere”; queste sue parole mi fecero capire che quella serata si era rivelata un flop totale.
Congedai Marco inventandomi delle scuse che lei quella sera non se la sentiva, che avremmo provato un altro giorno, mi faceva brutto dirgli la verità, che non era stato in grado di infiammare mai moglie.
Chi veramente ci rimase male fui io, non lui, avevo fallito nel mio intento e avevo una forte rabbia, avevo sbagliato nella scelta e nei desideri di Anna, aveva ragione lei, le cose dovevano accadere, dovevano trasportarci entrambi; riflettendo sull’accaduto mi resi conto che avevo trattato mia moglie come una cagna, cercando di farla montare da qualcuno che a lei neanche piaceva, non avrei ripetuto più questo errore.
Anna si accorse del mio cambiamento di umore e capi anche il perché, mi prese con la mano e mi invitò a sederci su dei divanetti ai lati ...
... della pista; “mi dispiace che ci sei rimasto male, anche se è un bel ragazzo il tuo amico non mi ha preso mentalmente, cerco altro” mi disse.
Sapevo cosa cercava mia moglie, era quello che cercavo anch’io e il modo con cui avevo cercato di trovarlo era sbagliato, la rassicurai che era tutto ok e che oramai conveniva di finire la serata, mi alzai e andai a prendere altri due drink; rimanemmo a bere i nostri bicchieri su quei divanetti e ci ritrovammo a ridere e scherzare parlandoci con le labbra vicino alle orecchie per superare il volume della musica, il loro effetto sommato a quelli di prima si fece sentire.
L’effetto dell’alcol sia per me che per Anna cominciò a disinibirci e sfruttando la poca visibilità di quel posticino le mie mani cominciarono a palpare il suo corpo, ci baciavamo e limonavamo nascosti da quel cono d’ombra, anche se sapevo che qualcuno ci stava sicuramente osservando; Anna non fece resistenza quando le infilai la mano tra le sue cosce, anzi, le allargò ancora di più per facilitarmi l’operazione.
La masturbavo mentre ci baciavamo e mi accorsi che ogni tanto i suoi occhi guardavano un punto fisso sul lato destro dove eravamo seduti, verso il lungo bancone del bar; sapevo che stava provando interesse e piacere per qualcosa, ma non volevo ancora scoprire cosa.
“ho bisogno di un altro po’ di carica per farti divertire” e dicendo queste parole si alzò chiedendomi i dei soldi, (lei non portava mai il portafogli, credo come il resto delle mogli quando ...