1. Fantasie avverate (sesta parte)


    Data: 22/05/2022, Categorie: Prime Esperienze Tabù Voyeur Autore: BelMoroItaliano, Fonte: xHamster

    ... verso il suo cazzo, la sentii rilassarsi.
    
    Le abbassai i collant e il perizoma a mezza coscia, puntai la cappella verso la sua fica e vi entrai con facilità; aumentando il ritmo dei miei colpi cominciai a sentire Anna gemere dal piacere, le sue grida erano soffocate dall’uccello di Simone; poi notai Francesco, era a fianco dell’amico e si menava il cazzo con la mano, stava aspettando il suo turno.
    
    La cosa importante era che Anna provava piacere per quello che stava facendo, non lo faceva solamente per fare piacere a me; questa cosa mi provocava una libidine maggiore, mi distesi sulla sua schiena affondando il mio uccello ancora più in profondità. Poi mi accorsi del cambio dei due, adesso era Francesco che lo spingeva in bocca a mia moglie, Simone si era defilato continuando a tirarselo.
    
    Mi sollevai col busto e rallentai i movimenti, dovevo resistere; le misi le mani sui fianchi e le spingevo il culo verso il mio ventre, poi vidi Anna staccarsi dal cazzo e dire: “li, fuori”. Francesco fece un passo indietro, un attimo dopo con un grido liberatorio venne copiosamente, buttandolo a terra.
    
    In un attimo Simone riprese posto nella bocca di mia moglie, ma questa volta Anna gli respinse la mano che cercava di prendergli la testa, era lei che voleva dettare il ritmo del pompino; mentre la penetravo le tolsi le scarpe, mi piaceva massaggiarle i piedi mentre la ...
    ... fottevo.
    
    Il contatto delle mani sulla pianta dei suoi piedi e le contrazioni della sua fica mi fecero esplodere dentro di lei con un grido incontrollato; non lo tirai subito fuori, lasciai scemare la mia erezione nella sua fica che sentivo piena della mia sborra.
    
    A quella scena Simone non resistette e un attimo dopo lo tirò fuori giusto in tempo per schizzare fuori la sua sborra, anche lui nel vuoto, sulla terra del parcheggio.
    
    Ci ripulimmo con delle salviettine umidificate e mentre ci ricomponevamo i ragazzi chiesero ad Anna perché non aveva voluto farsi scopare anche da loro; “ci sarà un’altra occasione” gli disse, aprì il cruscotto e prese un foglio di carta con una penna, appuntò il numero di Simone.
    
    Ricordo che quest’ultimo chiese il numero a mia moglie e lei rispose che sarebbe stata lei a chiamarlo; ci salutammo con delle semplici strette di mano, Anna indietreggiando evitò anche i bacetti di saluto sulle guance, per lei la storia era finita lì.
    
    Lungo il tragitto per tornare a casa anche io le chiesi perché non era andata fino in fondo; giocando con il foglietto dove c’era il numero di Simone tra le dita ci mise un po’ a parlare, aprì il finestrino e strappando il foglio lo buttò fuori, “voglio essere scopata da Salvo, anzi voglio che mi scopiate tutti e due, accettiamo il suo invito”.
    
    Il messaggio era chiaro, adesso toccava a me esaudire il suo desiderio. 
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