1. L’estate al mare con mamma


    Data: 20/05/2022, Categorie: Racconti Erotici, Sesso di Gruppo Voyeur Autore: the_sp1, Fonte: RaccontiMilu

    Mi riempirono le tasche di gettoni e accesero tutti i videogiochi possibili, non pensavo ad una mossa strana ma per farmi sentire a mio agio in una situazione di gente più grande. Tornai nella stanza e vidi mia madre con un bicchiere pieno di ghiaccio e semivuoto, sorrideva, era con le gambe completamente distese su una sedia bianca di quelle che si usano a bordo piscina. Si vedevano le gambe completamente abbronzate e si intravedevano le mutandine di un blu scuro quasi nero. Ritornai al bancone e mi misi a passeggiare abbastanza annoiato, stavo per andarmene. All’ improvviso vidi uno dei due tizi che mi disse: “ti faccio bere una cosa anche se sei piccolo, però è meglio inizi adesso”. Mi fece questo bicchiere pieno di ghiaccio e di un qualcosa fruttato arancione che sembrava una aranciata. Annoiato lo bevvi in pochi minuti e tornai a giocare. La partita durò più del solito, non ero capacissimo, ed iniziai a sentire l’effetto dell’alcol, avevo caldo mi girava la testa ma non era una brutta sensazione. Era quasi l’ora di cena e stavo lì da 2 orette, mi chiedevo quanto altro tempo dovevo aspettare, tornai di nuovo nella saletta. Appena mi videro uno dei due disse a mia madre che mi aveva preparato lo stesso cocktail mia madre rise, ridendo avevo notato che una bretellina era quasi parallela lasciava intravedere un po’ del segno del costume e parte del seno di mia madre. Rise e disse che io non ero abituato a bere alcolici e mi ricordò “Pensa se lo sa tuo padre”. Quello che mi ...
    ... aveva preparato il cocktail disse “Beh è ora inizia a fare come la mamma”. L’altro era seduto sulla sedia vicino a mia madre ma non disteso era quasi alla fine delle gambe, e disse guardandomi “hai visto che mamma che hai?”, mentre lo diceva le toccava tra la coscia e la mini gonnellina che aveva scoprendola ancora di più. Chiesi a mia madre quanto ancora saremmo dovuti stare lì, e mi rispose che a breve saremmo andati. Mentre imboccavo il corridoio sentivo uno dei due tizi che le diceva, “ma dove vai? Poi non ti vediamo più”. Poi una interruzione, e poi continuare “ah vedo hai capito”. Poi iniziai a sentire commenti in dialetto napoletano, capivo però il senso di alcune cose. Sentivo “Alfredo e guarda a questa come ci piace, tiene la fessa depilata. Che tua moglie c’ha la fessa depilata?”. I due ridevano, nel frattempo sentivo ancora “No fai fare a lei non fa lo scemo lasciala sta…”. Sempre interruzioni… e sentivo mia madre interromperli dicendogli “chiudete la porta che sennò entra qualcuno”. Uno dei due le rispose che stavamo al piano di sopra e che non arrivava gente lì su e scherzando, che nessuno doveva rompergli le palle.
    
    Sentii chiudere la porta, a quel punto intuivo ma volevo capire cosa stesse per succedere. Preso dalla curiosità risalii le scale senza fare casino e mi abbassai, nonostante la porta chiusa il tono di voce era alto e si capiva quello dicevano, meno sentivo la voce di mia madre. Ad un certo punto mi sembrava di aver capito male e che in realtà non ...
«1234...»