Sessione a tre
Data: 19/05/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Lady_Vanessa, Fonte: RaccontiMilu
... l’ora di andare’ disse il porco quando ebbe deciso di averne abbastanza. Rifilò uno schiaffo sul posteriore della sguattera e si avviò verso la porta del dungeon. ‘Con il suo permesso, milady, vado di là a cambiarmi’ disse. Lo lasciai andare senza aggiungere una parola. La sessione era terminata prima del previsto, purtroppo, e il mio onorario sarebbe stato solamente la metà delle altre volte. Oh, be’, pazienza. L’importante era che la serva si fosse dimostrata all’altezza del proprio ruolo e che il cliente fosse rimasto soddisfatto dell’incontro. ‘Dai, fila in bagno e vedi di ricomporti un minimo. Non puoi tornartene a casa in codeste condizioni’ dissi alla ragazza. ‘So’sono stata brava, padrona?’ Mi strinsi nelle spalle. ‘Sì, un’interpretazione adeguata’ risposi. ‘La ringrazio, divina.’ Come se non sapessi che l’unica cosa che le interessava era il denaro che le avevo promesso. Una vera fortuna che la crisi economica avesse prodotto tanti scarti umani come quello che adesso stava languendo ai miei piedi. Perlomeno in futuro non avrei avuto problemi a trovare qualche altro sfigato bell’e pronto a essere soggiogato dalla mia forte personalità. Tutto a mio vantaggio. Come al solito, naturalmente. Silvia andò a rinchiudersi in bagno, sforzandosi di procedere nella sua umile posizione canina. Pochi minuti più tardi, il signor Baldecchi fece ritorno nel dungeon. Al posto della veste nera, adesso indossava un completo da ufficio elegante. La cravatta di marca dondolava fra le ...
... falde della giacca scura come la coda di un cane eccitato. Nella sua mano destra stringeva una busta bianca. Mi consegnò quest’ultima, esibendo un sorriso di pura libidine. ‘Il suo compenso, lady Vanessa.’ Lo accettai senza replicare. ‘Temo che il lavoro mi tratterrà fuori città ancora per qualche giorno. Mi farò risentire per un’altra sessione a tre per la fine della prossima settimana’ disse. ‘Mi auguro solo che per allora i segni delle frustate che ha lasciato sulla schiena di quella ragazzina siano spariti.’ ‘Avrebbe importanza?’ chiesi. ‘Il suo dovere, in fin dei conti, è quello di obbedire ai suoi padroni senza se e senza ma.’ Lui rise nella penombra del dungeon e fece per voltarsi verso la porta. ‘Solamente un attimo’ dissi. Baldecchi si fermò sulla soglia dell’uscio, rivolgendomi uno sguardo di sbieco. Il mio frustino saettò nell’aria e lo centrò in pieno volto. ‘Un’altra volta evita di darmi del tu’ lo redarguì. Lui sgranò gli occhi, stupefatto e dolorante. Portò una mano alla guancia e indietreggiò di un passo. ‘S’sì, padrona. Sa, è che nell’eccitazione del momento non me ne sono neppure” Un secondo colpo piombò sul lato opposto del suo volto. ‘E non ti azzardare mai più ad avvicinarti al mio trono senza che io te ne abbia dato il permesso. Mi sono spiegata bene?’ ‘Benissimo, padrona.’ ‘Adesso inginocchiati e bacia i miei stivali.’ ‘S’sì, subito.’ Lo vidi strisciare sul pavimento fino a raggiungere la punta delle mie pregiate calzature. Un attimo dopo, il ...