1. Sessione a tre


    Data: 19/05/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Lady_Vanessa, Fonte: RaccontiMilu

    ... soffocarla. Da principio, l’articolazione della mandibola della derelitta sembrò non riuscire a contenere quel disgustoso boccone di carne dura. Non potendo liberarsi, e neppure opporre resistenza alla volontà dei padroni, Silvia s’impegnò come poté per donare piacere all’uomo. La sua lingua iniziò a mulinare attorno alla cappella del maiale, accarezzandone l’apice con tutta la dolcezza di cui era capace. Dopo neppure una decina di minuti, Baldecchi godette nella bocca della sottomessa. Si permise di farle colare il proprio piacere sulla lingua e di riempirle le tasche guanciali con il suo liquido viscoso. Per evitare ulteriori punizioni, la schiava inghiottì il suo aguzzino senza mostrare repulsione. Più tardi, quando i battiti del cuore dell’uomo furono rientrati in fase, il membro lucido di saliva si sfilò dalle sue labbra. Sebbene l’erezione fosse ormai giunta al termine, il sesso del Baldecchi conservava ancora una certa turgidità. ‘Ora puliscilo’ ordinò. Silvia iniziò a lavorare di bocca, e sotto le sapienti carezze della sua lingua, il membro dell’uomo iniziò a riacquistare nuovamente vigore e turgidità. ‘Ah, che brava che sei. Dai, ora vedi di rifarmi la punta.’ Decisi d’intervenire a mia volta e di dare libero sfogo alle mie pulsioni. Mentre la sottomessa era impegnata a vezzeggiare e a coccolare il membro del mio cliente, la mia frusta saettò nell’aria immota della stanza. La schiena di Silvia era scoperta; lei stessa era talmente concentrata nel recare piacere al ...
    ... padrone, da non accorgersi delle intenzioni della sua crudele proprietaria. La frusta le morse improvvisamente la pelle, facendole compiere un balzo all’indietro. ‘Che accidenti fai, stupida?!’ esclamò Baldecchi. ‘Guarda che se me lo mordi ti spacco di botte.’ ‘Mi perdoni, padrone’ mormorò lei, impaurita. ‘Continua a leccare, animale.’ ‘Sì, padrone.’ ‘Esponi bene le spalle’ ordinai. ‘Non stare così chinata, altrimenti non riesco a colpirti per bene.’ Silvia aveva già ripreso il cazzo in bocca e non poté rispondermi. Le sue azioni, tuttavia, parlarono per lei e, con un sospiro sconsolato, la ragazza assunse la posizione che sapeva essere più consona per ricevere le frustate. ‘Ecco, così’ dissi, ‘non ti spostare, adesso, e continua a farti sfondare la gola dal padrone.’ ‘Ah ah ah. Sei fantastica, Vanessa’ rise il Baldecchi, mentre i colpi di frustino riprendevano a cadere inclementi sul corpo indifeso della schiava. ‘Ah, senti come succhia bene. Va’ a finire che oggi potrei dissetarla per ben due volte. Adoro farmi leccare il cazzo da una puttana sofferente.’ Che razza di barbaro, pensai. Lo avrei frustato a sangue, per aver osato rivolgersi a me con tale confidenza. Chi si credeva di essere per darmi del tu? Lasciai correre anche quell’episodio, consapevole del fatto che al termine della sessione avremmo avuto l’occasione per regolare i conti. Nel frattempo decisi di sfogare un po’ di rabbia sulla sottomessa. In fin dei conti lei era lì proprio per quel motivo. La frusta la ...
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