1. Parte 2 giornalista di guerra


    Data: 19/05/2022, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Autore: MisAlys, Fonte: xHamster

    ... cercava di interpretare la richiesta della donna che continuava ad ansimare; avendola vista sempre in divisa e giubbino antiproiettili, non si era mai accorta di quanto fosse prosperoso e grosso il suo seno. I capezzoli sembravano spuntoni pronti ad esplodere in mezzo a grosse areole marroni.
    
    Si girò cercando una fonte di acqua, non capendo cosa c'entrasse un pompino, ma probabilmente aveva frainteso dato lo stato della donna.
    
    Nessun lavandino, nessuna pompa d'acqua, nessuna bottiglia sembravano essere presenti nelle vicinanze.
    
    Sara era girata di spalle ed era così concentrata che sobbalzò quando nell'oscurità sentì pronunciare il suo nome. Mancò poco che finisse per terra con il cuore che pompava a tremila. Una luce si accese, rendendo l'ambiente meno spettrale. Visualizzò una donna affianco all'ingresso che passo passo si avvicinò a
    
    lei con fare rilassato e sorridente.
    
    "Ciao Sara, finalmente ti sei svegliata. Benvenuta nella tua nuova casa. Vedo che avete già fatto le presentazioni".
    
    La donna aveva il suo stesso accento e tratti molto simili a lei. Aveva profondi occhi azzurri e lunghissimi capelli rossi raccolti in una treccia che portava alle spalle. Una maglietta nera abbondantemente scollata metteva in mostra quelli che dovevano essere due bei seni, abbinata ad un pantalone
    
    cachi strappato, che mostrava parti di nudità, con le tasche ed alcuni oggetti attaccati.
    
    Le sembrava poco alta di lei; nel complesso una donna che non sarebbe passata ...
    ... inosservata.
    
    In un altro contesto l'avrebbe scambiata per una moderna eroina dei fumetti o di film fantasy.
    
    Sara rimane immobile a fissarla indecisa su cosa fare.
    
    Fece un paio di passi indietro per rendersi meno visibile alla luce e, dopo un attimo di esitazione, pensò di girarsi per darsi alla fuga notando un'altra porta alla sua sinistra, in un ingresso che non aveva però ancora ispezionato. Era una mossa estrema.
    
    Il tentativo si rivelò vano; un attimo dopo aver varcato l'ingresso buio si sentì schiantare letteralmente contro un muro umano cadendo rovinosamente per terra, senza un minimo appoggio. Un uomo era rimasto a spiarle per tutto il tempo in religioso silenzio a pochi metri di distanza.
    
    L'omone la prese per i capelli e la riportò in piedi senza grossi complimenti. Sara senza l'uso delle braccia era caduta sulla spalla sinistra sentendo peraltro un forte dolore nella zona anale quando aveva battuto il sedere. Le mancava l'aria, non riusciva a tenere le gambe completamente chiuse e ferme.
    
    Il tizio - un armadio color ebano con due spalle infinite che doveva essere alto almeno 1,90 m - le mollò una sculacciata sonora sulla chiappa destra spingendola e tirandole i capelli, avvicinandola verso la donna che intanto si era messa a sorridere.
    
    Sara si sentiva un burattino in quella situazione e - dolore a parte - non potè far altro che camminare sentendo il sedere in fiamme.
    
    "Buongiorno Sara, dormito bene? sono contenta di vederti" - riprovò la ...
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