1. Chi di ipnosi ferisce…


    Data: 18/05/2022, Categorie: Cuckold Incesti Sesso di Gruppo Autore: Palco, Fonte: RaccontiMilu

    ... po’ dappertutto, a destra, a sinistra, sopra qualche mobile’ Lei, in cucina prepara in fretta due espressi inserendo le cialde nella macchina. A questo punto noto che allenta ancora di più il nodo della vestaglia, fa come una prova in modo che muovendosi dovrebbe aprirsi’ Questa cosa, ormai inequivocabile, mi aveva fatto capire che avrebbe cercato di ‘sfruttare’ quella occasione. Non prese il vassoio, ma prese le due tazze con le due mani e così facendo si spostò in salotto. La vestaglia si era leggermente aperta ma lei con fare da paracula, rallentò la consegna del caff&egrave per poter far approfittare di quella visione’ -Grazie, Ingrid, in verità ne avevo proprio voglia. Adesso cerchiamo questa benedetta cartella. Credo che nella mente di Ingrid ormai a quel punto ci fosse altro’ La vidi dirigersi verso il divano e si muoveva in modo da far aprire continuamente la vestaglia che con fare distratto, richiudeva in modo ‘apparentemente’ disattento, tanto da farla riaprire da lì a poco’ Ma lui sembrava non voler pensare a null’altro che non fosse la ricerca dell’impossibile plico. A quel punto Ingrid credo che temesse che lui non avrebbe preso iniziative e si gioca la carta della disperazione: -Oggi fa un caldo assurdo! – E così dicendo toglie la vestaglia, mostrandosi in canotta e pantaloncini. Che spettacolo: chiunque avesse avuto un po’ di sangue nelle vene le sarebbe montato addosso. Poi con fare ormai evidentemente zoccolesco si china sulla spalliera del divano per ...
    ... vedere dietro, mettendosi in pratica a pecora, con quei pantaloncini che come ho detto più volte erano una seconda pelle. Zoomando sui suoi buchi intravedevo le grandi labbra umide che avevano leggermente scurito la zona. Spostando inquadratura, mettendomi in pratica dal punto di vista di Gianni, potevo vedere nettamente le sue meravigliose tette attraverso la scollatura della canotta: capezzoli che dovevano essere d’acciaio in quel momento. Nulla o poco era ormai lasciato all’immaginazione. -Gianni, non lo so forse vedo qualcosa, aiutami’ – Si muoveva in modo sinuoso, sembrava una gatta, sì: una gatta eccitata’ Gianni, a ‘sto punto le si avvicina e si sporge anche lui dalla spalliera: le era molto a contatto. Io al posto di Gianni credo che l’avrei sbattuta sul divano e presa con forza. Dal mio cazzo fuoriusciva umore senza toccarlo, so che se l’avessi solo sfiorato avrebbe schizzato senza ritegno. Nel frattempo clicco sulla telecamera che inquadrava gli occhi di Gianni: non le toglieva più lo sguardo dalle tette. Credo che a quel punto il cazzo gli stesse scoppiando negli slip’ -Gianni, cazzo, usa la parola’ dai’. – Pensai e speravo lo facesse. Come penso lo stesse sperando anche Ingrid’ -Ash Facall – Finalmente gridò Gianni, con quanto fiato aveva in gola, dalla saturazione che percepii nelle cuffie’ Lei assunse quell’aria che ormai sappiamo, si sedette sul divano ed aspettava ordini’ -Dai, Ingrid, danza per me con movimenti sexy’ Lei a questo punto si alza lentamente con ...
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