Poi mi dai il culo?
Data: 17/05/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69
... prese a torturarmi la fica. Giocava con il mio clitoride, passando la lingua nella fessa e sulle labbra. Non resistetti più ed ebbi un esplosivo primo orgasmo. Lui se ne accorse dal mio respiro e dalle contrazioni violente. Lasciò che mi calmassi e poi riprese nel suo gioco. Ero al settimo cielo, non avevo mai goduto così, anche perché era la prima volta che tradivo mio marito. Forse la voglia di uccello, forse la clandestinità del momento, ero senza forze, lasciavo a lui il mio corpo per farne ciò che più desiderava; ed eravamo solo dall'antipasto.
In realtà in nostro obiettivo era un'altro:lui mi voleva trombare ed io volevo essere scopata violentamente. E giunse finalmente il momento in cui lui mi prese e mi buttò sul letto; spalancò le mie gambe e venne su fra le mie cosce. Il suo membro dondolava sul mio ventre. Lo volevo subito dentro, non resistevo più e allora lo presi e lo indirizzai dentro la mia fica bagnatissima. Ma lui mi voleva fare impazzire: lo tenne qualche istante all'imboccatura della fessa, facendo salire in me una smania incredibile di essere posseduta. Poi di colpo dette un forte colpo e l'uccello entrò tutto dentro e fui brava a trattenermi dal gridare. Subito sincronizzammo i nostri movimenti, slinguandoci e gemendo. Mentre mi penetrava, mi mordeva le orecchie ed il collo, poi giù fino alle mie tette. I suoi colpi erano a volte lenti, a volte così forti da farmi sbattere la testa sulla testa del letto. Si accorse subito che più era violento, più io ...
... godevo, e come se godevo.
Poi lo sfilò e mi disse di montare sopra di lui; non vedevo l'ora, finalmente potevo fottere a modo mio. Mi alzai, lui si distese, io mi portai sopra di lui, mettendomi seduta sul suo uccello che avevo già infilato con ingordigia in vagina. Iniziai un su e giù da brivido, fino a che fui in grado di farlo, era molto infatti che non ne facevo e non ero allenata. Mi piaceva osservare il suo uccello che entrava ed usciva bello lucido del mio sesso, mentre lui mi strizzata i seni, e mi aiutava nel saliscendi. Poi mi misi in ginocchio, sempre sopra di lui, e continuai con il mio movimento. Lui godeva, il suo membro era gonfio e duro come non mai. Ma lui non voleva finire in questo modo. Mi bloccò e mi disse:: "Ora ti voglio fottere come una cagna in calore". Si alzò, mi fece mettere a pecora, e mi infilò l'uccello in bocca; una decina di pompate. Poi si spostò dietro di me, e ritto in piedi infilò con violenza il membro nella fessa. Mi spinse verso la testata del letto, e reggendosi a questa iniziò veramente a scoparmi come desideravo. Sono stati i dieci minuti di fuoco più sensazionali che ho mai vissuto. I suoi colpi erano così forti che sentivo in suo uccello arrivarmi in pancia. Che goduria, era ciò che volevo.
Ormai eravamo quasi appagati, mancava solo la sua sborrata. Sentivo ad ogni colpo che il suo membro era sempre più grosso e duro. Mi disse: " sto per venire", ed io gli risposi" si lo sento, voglio che tu mi venga nella fessa, tanto prendo ...