Poi mi dai il culo?
Data: 17/05/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69
... escursione con mio marito perchè avevo passato una brutta nottata.
Sorrise come per dire che lo stavo prendendo per uno stupido. Bevvi l'aranciata e dissi che dovevo prendere il caffè al bar. Naturalmente mi accompagnò e lo fece addebitare sulla sua carta.
Dissi che dovevo fumare e scendemmo al ponte inferiore a poppa, all'aperto. Eravamo soli. Mi disse che avevo fatto bene a non andare in escursione e che mi aveva pensato tutta la notte.
"Perchè che vorresti fare? Sei sicuro che io voglio fare quello che vuoi fare tu?", gli domandai. Non disse niente e guardandomi prese ad accarezzarmi la guancia. Girai il viso e la sua mano venne appresso. Anzi mi accarezzava la nuca e l'orecchio.
Non so cosa lesse nei miei occhi, forse quello che c'era veramente scritto. Ero tutta appoggiata, scostò la mia testa in avanti, lui si avvicinò e appoggiò le sue labbra alle mie, ce le gustammo a vicenda e quando sentii la sua lingua le dischiusi. Entrò nella mia bocca e la succhio' dolcemente. "No, basta, per favore, ci può vedere qualcunò" dissi spostandomi da lui.
"Andiamo nella mia cabina", mormorò,"No", dissi io, anche se avrei voluto dire un bel si; "Si" disse infine lui, portadomi la mano su quell'arnese che avevo tastato. A quel punto, che potevo fare? Non ragionava più la mia testa, la mia fica divenne padrona di me. Mi venne il fiatone e dopo cinque minuti entrammo nella sua cabina. Porca miseria! Eravamo affamati di sesso come se non l'avessimo fatto entrambi da chissà ...
... quanto tempo.
Non appena richiuse la porta ci trovammo avvinghiati. Le mie braccia attorno al suo collo e le sue mani a palparmi su tutto il corpo e mentre ci slinguavamo, pure oscenamente, mi palpò forte il culo,; poi alzò la gonna e infilo' le sue mani dentro gli slip, sulle chiappe e nel solco. Impazzivo. I nostri respiri affannati ognuno nella bocca dell'altra. Mi fece scivolare la gonna e comincio'a sfilarmi la maglietta. Alzai le braccia su per farmela sfilare. Si chinò e prese a leccarmi le tette. Io, fuori di me come non mi era mai successo, andai con entrambe le mani sui suoi bermuda. Con la sinistra gli tastavo il cazzo mentre con la destra glieli sbottonai.
Era in preda ad un'eccitazione pazzesca; tolti i bermuda, tirai giù pure gli slip e mi ritrovai fra le mani un uccello veramente grosso. Mi chinai su quella cappella ed iniziai a leccarla, lui non tardò ad afferrare i miei capelli e a spingere il suo membro nella mia bocca. Era molto tempo che non provavo quella sensazione di perdita di controllo, e mi lasciai guidare dal suo fare esperto. Mi stava scopando in bocca, e di tanto in tanto mi lasciava leccare l'asta fino alle palle, poi di nuovo tutto in bocca fino in gola. In paio di rigurgiti di saliva mi uscirono quando me lo fece arrivare alla faringe. Sapevo pomparr molto bene, era una cosa che avevo imparato a fare a quindici anni, e che mi piaceva da morire.
Poi fu la sua volta, mi voleva ringraziare della magnifica pompa, così mi abbassò gli slip e ...