Poi mi dai il culo?
Data: 17/05/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Amotuttodime, Fonte: Annunci69
... ordinò due caffè e diede la sua carta. "No, ho la mia" dissi, "Non ci pensare nemmeno". Poi accettai, e passammo cinque minuti a lusingarci del nostro aspetto, e me ne andai.
Il pomeriggio sbarcammo in escursione. C'era anche lui. Non si avvicinò ma ogni tanto, da lontano, incrociavo il suo sguardo. Era da solo. Non mi spiegavo il motivo. Al bar mi disse che aveva tra i 35 anni, e nient'altro. Lo vedevo senza moglie o compagna e senza amici. Mi chiesi come mai un uomo solo potesse andare in crociera.
La frittata più imprevedibile e più mortificante avvenne quella notte mentre assistevamo all'esibizione di un gruppo da ballo spagnolo. Eravamo in piedi, con mio marito leggermante più avanti di me. Alla nostra sinistra c'era una marea di persone, a destra la parete. Ad un certo punto sentii qualcosa sulla mia anca sinistra. Che poteva essere? Qualcuno che si voleva eccitare, strusciando il suo membro sul mio culo?
"Come si permette sto porco", pensai. A parte il fatto che qualcuno se ne poteva accorgere, mio marito stesso magari. Lentamente girai la testa. Era lui. Mi arrabbiai di più. Portai la mano destra dietro la schiena nel tentativo di spingerlo indietro.
Il diavolo ci mise le corna: la mia mano andò sulla sua patta e toccai qualcosa sd duro. Rimasi di stucco e sentii il sangue ribollirmi dentro. Non ebbi la forza di togliere la mano da li. Nemmeno la volontà, forse. Infatti, presa da non so che, forse lussuria, forse la voglia di un' uccello che mi facesse ...
... urlare di piacere, presi a tastarlo con voluttà; ed essendo i suoi pantaloni leggeri, quasi lo impugnai. Mi ero dimenticata che qualcuno potesse notarci; mi dimenticai pure di mio marito.
Il piacere di tastare quel grosso membro durò un minuto poco più, fino a quando l'esibizione del ballo ebbe termine e tutti battemmo le mani.
"Bello, bravi. Ti è piaciuto amore mio", mi chiese Luca, "Si, bellissimo. Hanno finito? Peccato!" Risposi, con un groppo in gola. La verità! Avrei voluto stringere per molto altro tempo quel grosso uccello. Già iniziavo ad assaporare un qualcosa di proibito, e sentivo del calore nella fica. Ma il tizio non c'era più, era sparito. "Chissà cosa avrà pensato", mi chiesi. Che Porco! Che scema!
Ci incontrammo un paio di volte, lui mi sorrideva ed io lo guardavo con gli occhi storti e rossa in viso. La sera dopo, Luca si fermò al casinò. Gli dissi che avrei fatto un giro fra le butique della nave. Non passarono nemmeno dieci minuti e mi accorsi, mentre stavo guardando alcune cartoline ad un tabaccaio, che era dietro di me. Mi stava perseguitando, ma probabilmente la cosa iniziava a piacermi, infatti quando mi chiese se gradissi qualcosa al bar, io accettai sorridendo.
Rimanemmo in piedi a sorseggiare un caffè, ed io iniziai:"Senti, ma come ti sei permesso, con mio marito vicino?", e lui rispose:"Ammetto che sono stato imprudente, ma non mi pare che ti sia dispiaciuto. Sento ancora la tua mano che me lo stringe!".Da lì una chiacchiera tirò un'altra, ...