Sedotto e ... ringraziato
Data: 08/05/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: edipo46, Fonte: Annunci69
... di osservare il suo volto così da vicino.
Eleonora alzò lo testa e così ci ritrovammo con le bocche a non più di cinque centimetri l’uno dall’altra. Quella parete invisibile che per quindici anni ci aveva tenuti separati crollò in un attimo. Ci scambiammo un timido bacio con le sole labbra, ma quel bacio si tramutò in un bacio lungo ed appassionato. Lei iniziò ad infilarmi una mano nella camicia pizzicandomi delicatamente mentre io le accarezzavo le cosce ed i seni.
Dopo quell’interminabile bacio lei si alzò, davanti a me e spostando le spalline fece scivolare a terra l’abito. Indossava solo un tanga candido. mi apparve bella come una dea, con quel meraviglioso corpo e quel folto triangolo di peli neri tra le gambe.
Iniziai a sbottonarmi la camicia ma lei disse:
“Lascia, faccio io”.
Mi spogliò lentamente, alternando carezze, baci e lunghe leccate sul petto e sul collo. Avevo sempre immaginato che ci sapesse fare sessualmente, ma mi rendevo conto di essere al cospetto di un’esperta.
Quando arrivò ai pantaloni mi sbottonò quanto bastava per tirarmi fuori l’uccello, già in supertiro ed iniziò ad accarezzarmelo soppesandolo, baciandomi la cappella per poi gustarla divinamente con la lingua. Ero in estasi ma anch’io volevo fare la mia parte, così le sussurrai:
“Girati, voglio assaggiarti anch’io”.
Iniziammo un 69 per cuori forti. La sua vagina aveva un gusto forte che mi fece l’effetto di eccitarmi ulteriormente (come se ne avessi avuto bisogno!). ...
... Eleonora raggiunse un paio di volte l’orgasmo e sotto i colpi della mia lingua si dimenava e godeva rumorosamente mentre lei, ogni volta che sentiva che stavo per venire, sapientemente rallentava prolungandomi quel dolce tormento.
Alla fine mi disse:
“Vieni, vieni dentro, ho voglia di sentirmelo dentro“
Non sapevo quanto avrei retto prima di venire ma la penetrai. Era caldissima, umida e possederla era una sensazione inebriante. Il suo corpo sotto di me, le sue gambe slanciate che mi cingevano la vita, il suo seno dai capezzoli scuri che si muoveva al ritmo dei miei colpi di bacino, il suo respiro ansimante mentre mi mordicchiava il lobo dell’orecchio mi facevano capire cos’era l’estasi. Tentai di resistere il più a lungo possibile ma mi era trattenere ancora l’eiaculazione:
“Ele non ce la faccio più… vengoo, vengooo… ahh che goduria, vengooo“
E scaricai dentro di lei un’incredibile e calda sborrata .
Sebbene entrambi eravamo provati da quella prima fatica, continuammo a baciarci e toccarci fino a quando il mio pene non fu nuovamente in tiro.
Sembrava che non ci fosse bisogno di dirsi qualcosa per capire ciò di cui avevamo reciprocamente bisogno. Avrei voluto che una volta fosse lei a starmi sopra cavalcandomi, ma tutte le volte finivamo con lei sotto. Avrei anche voluto che mi facesse un pompino e che bevesse tutto, ma fece in modo che tutte le volte venissi dentro di lei.
le ore erano volate era ormai notte fonda . ci facemmo una doccia, ci demmo un bacio ...