1. Sedotto e ... ringraziato


    Data: 08/05/2022, Categorie: Tradimenti Autore: edipo46, Fonte: Annunci69

    Con Eleonora ci conosciamo da almeno quindici anni, da quando studiavamo. C’è sempre stata una naturale amicizia e simpatia tra noi, possiamo definirci amici, per quanto possa esserci amicizia tra un uomo ed una donna.
    
    Eleonora era una bella ragazza, ma oggi è una gran bella donna. Alta, slanciata, mora, con i capelli lunghi e riccioluti, un culo meraviglioso, un fisico sportivo scolpito perché ha la costanza di andare in palestra un paio di volte la settimana. Unico suo cruccio, ma per me non è mai stato un difetto, il seno piccolo. Una seconda che però non ha mai stonato sul suo corpo palestrato senza un filo cellulite.
    
    L’ho sempre ammirata ma non ne sono mai stato attratto in modo irresistibile. la stessa cosa, mi confidò, valeva anche per lei. Le occasioni non sono ci neppure mancate, ma è sempre stato come se ci fosse una sorta di parete invisibile che non ci consentisse di fare quel passo, o forse inconsciamente sapevamo che se ci fossimo spinti oltre avremmo sciupato un bellissimo rapporto di amicizia sincero e disinteressato costruito in tanti anni.
    
    Dopo la laurea non ci siamo mai persi di vista, nonostante gli impegni professionali e tutte le classiche vicende della vita che ti portano ad allontanarti.
    
    Quattro anni fa Eleonora si è sposata con Carlo. Un bel ragazzo, simpatico ed intelligente. Pensai da subito che fossero fatti l’uno per l’altra. Ogni tanto ci frequentavamo, facevamo uscite di coppia: loro due, io e la mia ragazza di turno.
    
    Un anno fa ...
    ... Eleonora mi telefonò, erano mesi che non ci sentivamo e dopo i soliti convenevoli mi chiese:
    
    “Perché non vieni a pranzo a casa mia? Carlo non c’è, non ho voglia di mangiare da sola e potremo aggiornarci su cos’è successo in questi ultimi mesi”.
    
    Non ci vidi niente di strano nel suo invito, sapevo che Carlo per lavoro doveva assentarsi e poi avevamo cenato decine di volte noi due soli ed un pranzo a casa sua mi sembrava quanto di più innocente ci potesse essere. Accettai concordando una sera che andava bene per entrambi. Conoscendo la sua proverbiale golosità portai una torta gelato. Eleonora mi accolse calorosamente. Era splendida forse più di altre volte come sempre, indossava un leggero completino di cotone con la gonna sopra il ginocchio che esaltava, senza volgarità, il suo bel fisico.
    
    Cena a base di pesce e crostacei, annaffiato da un ottimo Traminer altoatesino fresco. Cenando abbiamo rivissuto tanti bei ricordi. Due ore passarono veloci e alla fine dal frigo uscì pure una bottiglia di Dom Perignon.
    
    “Accidenti!” - esclamai - “cosa c’è da festeggiare?!”.
    
    Eleonora accarezzandomi mi sorrise e rispose:
    
    “I bei tempi andati ed un’amicizia a prova di qualsiasi tempesta” .
    
    Brindammo e proseguimmo la conversazione sul divano. Il caldo, l’alcool e i ricordi ci resero allegri oltre misura, ad un certo punto Eleonora ridendo a crepapelle ad una mia battuta appoggiò la testa sulla mia spalla. La chioma fluente scendeva lungo il mio petto e io non potei fare a meno ...
«123»