La vigilia di natale – il culo della portinaia
Data: 08/05/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69
... segretaria.
“Al Natale e soprattutto a noi!” brindo facendo cin-cin con i bicchieri, guardandola fissa e annegando in quegli occhi verdi.
“…A noi allora!” mi fa eco senza peraltro abbassare lo sguardo.
Rotto il ghiaccio iniziamo a parlare del più e del meno.
Mi racconta che ha 25 anni e sta ancora studiando all’università e che per mantenersi ha accettato da poco questo lavoro part-time. Si chiama Rebecca e da tre anni ha un fidanzato che stasera ha deciso di andare a cena dai genitori che vivono fuori città. Le piace andare in palestra, sciare e d’estate fare trekking in montagna.
Io le pongo le domande e la lascio parlare mentre la guardo e cerco di entrare sempre più in empatia con lei. Ogni tanto le riempio il calice che, nonostante la sua riluttanza iniziale, vedo che gradisce non poco. Sarà il Prosecco, sarà il clima confidenziale, o il fatto che siamo soli con tutta la notte a disposizione, decido, porgendole nuovamente il bicchiere pieno, di provare a sfiorarle inavvertitamente la mano per vedere la sua reazione.
Non c’è reazione, anzi, rimane con le dita a stretto contatto con le mie. Sento la pelle calda, un trapasso di energia, una specie di scossa, di vibrazione. Oso un po’ di più, guardandola negli occhi e accarezzandole il dorso della mano con i polpastrelli. Per tutta risposta gira la mano e mi stringe le dita con le sue. La scossa è ancora più potente: siamo sulla stessa lunghezza d’onda, vogliamo entrambi la stessa cosa.
La tiro ...
... a me per baciarla e non oppone resistenza. Mi porge le sue labbra che si inchiodano alle mie. Le nostre lingue si incrociano, si cercano, si frullano. E’ calda, sensuale, appassionata. Mi offre il collo e bacio anche quello, colpito dal suo profumo e da quello dei suoi lunghi capelli. Le mani non vogliono stare ferme a guardare. Iniziano ad accarezzarle i fianchi, poi si avventurano sul seno, su quelle tette sode che spingono sotto la felpa nera.
“Spostiamoci da qui” mi dice prendendo l'iniziativa. “Andiamo nello spogliatoio, staremo più comodi”.
Mi prende per mano e mi conduce in una sala di cui non conoscevo l’esistenza. Ci sono alcuni armadietti ed anche una panca per potersi cambiare. Senza dire nulla si siede e inizia a sbottonarmi i pantaloni. La vedo armeggiare sotto quella chioma rossa. Sento la sua mano calda intrufolarsi sotto i boxer ed afferrare il mio uccello che reagisce prontamente al tocco. Lo fa uscire e, dopo averlo segato un attimo, lo prende in bocca. La testa oscilla avanti e indietro mentre il cazzo sparisce nelle sue fauci vogliose. Ci mette passione, desiderio, voglia. Lo lecca, lo bacia, lo mordicchia. Mi ciuccia le palle, lo slinguazza, e poi lo prende di nuovo tra le labbra avvolgenti.
“Mi piace il tuo uccello” mi dice “vorrei me lo infilassi dentro”.
Inizio a spogliarla togliendole la felpa. Rimane col reggiseno e le tette che stanno per esplodere. E’ tanta roba. Le libero da ogni costrizione e ne assaporo i capezzoli turgidi e ...