Capricci 3
Data: 05/05/2022,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... rizzarsi contro le spalle ed il ventre schiacciarsi con violenza contro il fondoschiena, finché non avvertì che il clitoride usava l’osso sacro per titillarsi; sembrava quasi che nel sonno, se veramente stava dormendo, la ragazza copulasse con lui; i gemiti che sussurrava contenevano spesso il suo nome; era come guardarla mentre copulava con lui e godesse intensamente del rapporto; si sentì un tantino guardone, ma gli piacque.
Dopo un languidissimo ‘siiiiiihhhhh’ col quale concluse il rapporto, Paola si era rilassata; girò la testa e la guardò dolce e infantile mentre si appoggiava alle sue spalle con il languore dell’orgasmo soddisfatto disegnato sul volto; il sesso gli balzò durissimo in avanti; le prese le braccia e la strinse a se; sentirsi tirare la destò dal sonno e reagì quasi spaventata.
“Oh, dio, che ho fatto! Scusami, Franco, non ho resistito alla voglia si sentire il calore del nostro letto; perdonami; ho infranto una norma fondamentale nel nostro equilibrio … “
“Ssshhhh! Stai zitta e buona; ho seguito tutto; ho visto anche come hai fatto l’amore col mio didietro … “
“Cosa ho fatto?”
“Hai stimolato il clitoride sul mio osso sacro; devo dire che hai avuto anche un meraviglioso orgasmo … “
“Oh, dio, sono venuta strusciandomi su di te? Scusami; lo desideravo tanto che nel sonno l’ho fatto davvero! Ma tu, perché sei qui?”
“Dove vorresti che fossi; questa è la mia casa, questo è il mio, anzi il nostro, letto; perché trovi strano che sia ...
... qui?”
“Io credevo che passassi la notte con una donna, in un altro letto; per questo mi sono lasciata andare alla voglia di recuperare il posto che era mio; avevo tanto bisogno di dire a me stessa che ti amo e che rimpiango con dolore i momenti meravigliosi che qui stesso mi hai dato; adesso mi sposto e vado via subito … “
“Adesso tu continui a stare stretta a me; anzi, mi abbracci sul serio, come hai fatto tante volte.”
“Oh, dio, sì; certo che ti abbraccio; ti voglio, sentirti in braccio a me è il massimo … “
“Visto che ci sei, occupati anche del mio fratellino che a questo punto sta soffrendo, là sotto … “
“Posso toccarlo? Posso masturbarti? Non ti offendi?”
“Te l’ho chiesto io … Ho avuto una giornataccia e so che le tue manine sono un toccasana, lo sono sempre state … “
Paola aveva passato le mani sul torace e lo stava abbracciando con amore infinito; il suo corpo aveva aderito perfettamente a quello del compagno; si rendeva conto, adesso con lucida chiarezza, che riuscivano sempre a fondersi in un unico, quando facevano l’amore con tanta dedizione; ora lei stava amandolo, quel corpo; non era una questione di vasi sanguigni o di sesso che si gonfiava; era un fatto di sintonia, di dolcezza che si scambiavano, di amore che palpitava.
“Ti va di dirmi che cosa ti tiene teso?”
“Lo sai; è quella storia della causa contro l’inquinamento … “
“Ma tu hai tutti i documenti per vincerla, quella causa … “
“Tu credi? Nel nostro mestiere, l’imprevisto è sempre in ...