Capricci 3
Data: 05/05/2022,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... diversità dei profumi che ogni volta si tirava dietro, alle quali dedicava serate infuocate e spesso notti infinite.
Paola scoprì di soffrire molto per questa privazione; per un attimo fu tentata di rispondere alla pari, con gesti avventati come le copule occasionali che sempre vedeva consumate nei locali appartati dell’università; ma il ricordo bruciante della profonda umiliazione subita, il senso di colpa che ormai la uccideva, la paura di trovarsi di fronte al nulla con la prospettiva del suicidio la facevano desistere; soprattutto, dovette ammettere a se stessa che nessun blitz valeva una sera con l’uomo che era stato suo.
Decise di frenare gli spiriti bollenti e di adeguarsi alla nuova realtà ponendosi l’obiettivo del lavoro e dell’autonomia come prima tappa verso la personale affermazione; lottare per l’indipendenza avendo raggiunto l’autonomia era certamente più sensato e logico; decise allora di frenare il suo bisogno di amore, più che di sesso, e di pazientare quando viveva lunghissime serate da sola a leggere o alla tv.
Una volta che Franco non si presentò a casa fin oltre le nove e lei pensò che avrebbe passato la notte altrove, con un donna, non resistette al desiderio di provare, almeno una volta, a sdraiarsi sul letto, nel posto che era stato il suo per quasi due anni; ritrovò di colpo gli odori, le sensazioni di calore, le immagini delle copule che la spinsero a godere e a piangere allo stesso tempo; sapeva di avere distrutto un patrimonio, ma ...
... prevaleva il desiderio che si avverasse un miracolo.
In realtà, quella sera Franco aveva per la testa tutt’altro che amori più o meno coinvolgenti, stava affrontando una causa molto delicata di un comunità contro una multinazionale per l’inquinamento che una installazione produceva sul territorio con conseguenze gravi sulla salute; la delicatezza del tema e la complessità di alcuni passaggi lo aveva inchiodato alla poltrona e non si era accorto di avere oltrepassato di almeno tre ore il momento della chiusura.
Rientrando in casa, notò che tutto era spento, segno che Paola già dormiva; preferì non fare rumori e si recò silenziosamente in camera, evitando di accendere luci e sfruttando un leggero chiarore che veniva dall’esterno; stava per accendere la luce in camera, quando scorse sul letto, dalla parte che non occupava, il corpo rannicchiato della sua pupilla, in una posizione fetale che conosceva benissimo, stupenda in un pigiamino rosa tutto trine e sbuffi.
La guardò intenerito, si spogliò nella penombra e rimase in slip, come spesso faceva quando dormivano insieme; si stese accanto a lei, dandole le spalle, ma non prendeva sonno, forse anche per i morsi della fame; sentì che lei si agitava un poco; forse aveva avvertito la presenza dell’altro corpo; d’improvviso, si spinse contro di lui e si appoggiò con tutto il corpo alla schiena; capì che stava sognando e che il sogno doveva essere particolarmente eccitante.
Lei si strofinò con tutto il corpo e lui sentì i capezzoli ...