Sono stato la sua prima ragazza - 4 - fucking very
Data: 19/06/2018,
Categorie:
Trans
Anale
Prime Esperienze
Autore: evablu, Fonte: xHamster
Quel pomeriggio aveva e avevo le idee chiarissime: distratto più del solito, di studiare non ne voleva proprio. Eravamo soli in casa, lo saremmo stati per almeno un paio d'ore. Quando ne fu sicuro, iniziò la festa.
- Ehi, che fai? - protestai tra il sorpreso e l'incredulo, mentre lui mi toccava il culo.
Era riuscito a infilare la mano sotto, approfittando del mio modo di stare seduto, un po' vezzoso, un po' comodista, che mi faceva stare col sedere un tantino sollevato rispetto alla sedia. Mi piacque subito ma giocai a fare la civetta. Proprio come avrebbe fatto una ragazzina vera.
- Togli la mano, per chi mi hai preso? - ma lo dicevo ridendo, senza convinzione: provai infatti come una sensazione di estasi, di appagamento, di piacere, perché era ancora lui, a farmelo.
- Ti piace - disse e mi baciò, ma solo su una guancia.
- Smettila - gli dissi e lui per punizione continuava a non baciarmi in bocca, insisteva sulla guancia e poi sul collo. Portò una mano sulle tette: tette e culo contemporaneamente, mi sembrò di impazzire, per quanto mi piaceva.
- Toccami anche tu - soggiunse incollato al mio orecchio. Non mi stava più solo baciando il collo, me lo stava leccando, la sua lingua umida stava esplorando la zona tra il lobo e la giugulare, cominciai a non capire più niente, mi portò la mano sul suo coso, lo trovai ancora una volta grosso, enorme. Ed era eccitato perché io lo eccitavo.
- Cazzo, quanto è duro - mi scappò, e cominciai ad accarezzarlo in ...
... maniera più porca di quanto non avessi mai fatto fino a quel momento - è proprio grande, bello...
I freni inibitori si erano del tutto allentati, volevo cedergli in tutto: ripensavo alle sue parole del giorno prima, voleva assolutamente scoparmi. E anche io volevo assolutamente essere scopata.
- Toccalo, toccalo, piccola troia, toccalo - e le parolacce, con mia grande sorpresa, non mi offendevano ma mi piacevano, rendevano tutto più intimo, più dolce. Sotto il tocco della mia mano il cazzo gli diventò imbarazzante, non stava più nei jeans e anche io mi ero indurito, lì sotto, mi andò a esplorare l'inguine, se ne rese conto - ti piace, signorina... te lo avevo detto che eri una bella femminuccia.
Mi prese di autorità, mi fece alzare, ci spostammo sul letto, ci sedemmo. Fece per togliermi il pullover rosso a girocollo, opposi resistenza ma senza convinzione, rimasi col maglioncino bianco, i capelli arruffati, mi diede altri due baci sulle guance, poi si gettò sulle mie tette e cominciò a baciare e a mordere la lana, facendomi però sentire i denti e la lingua sulla carne.
- Magnifica tettona, piccola baldracca, puttanella - le parolacce continuavano a farmi strani effetti, mi eccitavano da morire - piccola porca, sudicia troia - e intanto mi sollevava il maglioncino, incollato dentro i jeans, era più forte e riuscì a tirarlo via, in un attimo me lo tolse, le braccia che si alzarono al cielo per consentirgli di spogliarmi furono il segno più evidente della mia resa. Rimasi ...