1. Venerdì


    Data: 27/04/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Samael, Fonte: EroticiRacconti

    ... un’erezione…”
    
    “In genere non faccio queste cose… anzi, sarebbe la prima volta che faccio sesso con un estraneo… peccato che non possiamo certo farlo su questo tavolino…” sento il suo piede scivolarmi fra le gambe.
    
    Mentre parlava si è sfilata la scarpa ed ora mi sta delicatamente massaggiando il cazzo.
    
    “É davvero invitante…” sussurra riferendosi a quanto i suoi sensi le fanno percepire del mio cazzo che, stimolato dalla pianta del suo piede, diventa sempre più duro “tua moglie sembra una donna molto fortunata!” aggiunge.
    
    “Anche tuo marito è molto fortunato… se fossi in lui passerei il mio tempo libero sul tuo corpo…”
    
    “Adesso sei libero… mi sembra…”
    
    Guardo l’orologio. 19:45. In ufficio non dovrebbe più esserci nessuno.
    
    Bevo in un sorso quello che rimane del mio Negroni.
    
    “Vieni con me…” le dico alzandomi.
    
    Lei mi fissa rimanendo seduta. Probabilmente si starà infilando la scarpa o forse sta per mandarmi a fare in culo. Non saprei, il suo sguardo è indecifrabile.
    
    Si alza e prende la sua borsa.
    
    Usciamo dal bar senza dirci una parola. Probabilmente chi ci sta guardando nemmeno pensa che siamo insieme.
    
    Camminiamo in silenzio per quei pochi metri che ci separano dal mio ufficio.
    
    Prendo le chiavi del portone d’ingresso. La faccio entrare per prima.
    
    “Dove mi stai portando? “chiede mentre saliamo le scale.
    
    “Il dove non è importante…” dico arrivato alla porta “è il cosa faremo una volta aperta questa porta la parte fondamentale.”
    
    “E cosa ...
    ... pensi che faremo?” mi chiede guardandomi aprire.
    
    Non le rispondo. Non ce n’è bisogno. Mi ha seguito fin lì… è pronta a giocare al mio stesso gioco. Dichiarare le regole prima non è rilevante. Entrambi le conosciamo già.
    
    La bacio. Volevo farlo da quando l’ho vista seduta lì da sola.
    
    La bacio con tutta la lussuria che mi ha fatto crescere. Ho la necessità di infilare la mia lingua nella sua bocca e sentire la sua che risponde a quel bacio carico di desiderio.
    
    La sollevo, portandola dentro l’ufficio deserto. Lontano da occhi indiscreti.
    
    Lei cinge la mia schiena con le gambe, rispondendo con altrettanta passione al mio bacio.
    
    La siedo sulla prima scrivania che trovo.
    
    Sento il portapenne cadere per terra. Non m’importa… non m’importa più di niente se non di quel sogno erotico che stringo fra le braccia. Come un animale in preda alla pazzia del suo calore posso concentrarmi solo su quell’esigenza fisica e mentale di godere di lei, in lei… per lei.
    
    Le sollevo il maglione, smettendo di baciarla solo per poterglielo sfilare.
    
    Pizzo. Il suo reggiseno era di pizzo. Nero ed impalpabile.
    
    Osservo i suoi seni chiusi in quella sensuale custodia. I suoi capezzoli si lasciano intravedere. Splendidi.
    
    Decido di gustarmi lentamente quel corpo. Nonostante sia affamato di lei, ho intenzione di godermi ogni centimetro di quella meraviglia. Carpirne ogni segreto, rubarle ogni sospiro. Sentire la sua voglia salire.
    
    Aspettare a saziarmi di lei è il in fondo il piacere ...