Blade: giorni diversi
Data: 22/04/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... sulla vulva di Flux. -Credo che a letto staremmo molto più comodi.-, dissi. Ci spostammo sul letto king-size con lentezza massacrante mentre Zhara e Flux si contendevano il mio membro e il mio corpo e io contendevo loro il diritto di darsi piacere. Zhara prese lo champagne e bevve a canna, offrendolo anche a me. Non rifiutai. Caddi sul letto accanto a Flux e presi a gratificarne la nera vulva, leccando, suggendo e baciando. L’orgasmo della giovane, sin troppo a lungo negato, non si fece attendere. -Oh… sì… sì! Sì!-, il piacere liquido della giovane mi spruzzò in faccia. Zhara mi leccò il viso. Eravamo regrediti a uno stato animalesco, presi in un triangolo folle ma immensamente piacevole. Flux s’impalò sul mio membro, lasciando che le affondassi dentro mentre gratificavo la vulva di Zhara, toccando i seni di entrambe. L’araba venne con un gemito e il suo piacere si mischiò a quello di Flux sulla mia pelle. La nera venne una seconda volta, proprio mentre anche io venivo. Le scaricai dentro litri di sperma, felice di quel momento, di quel posto e di quelle donne. Giacemmo, ansimanti e stanchi sul letto, reduci di una battaglia erotica priva di vincitori o vinti. Mi sollevai appena e sorrisi. Camminai sino al tavolo-bar. Mi scolai una bottiglia di Perrier. -Voi volete qualcosa?-, chiesi. -Magari un bis…-, fece Flux con un ghigno. Sorrisi anche io e due secondi dopo ridevamo tutti e tre. Flux, in attesa che il mio membro tornasse al pieno delle forze, si dedicava a baciare il ...
... corpo di Zhara, senza repulsione per quella pelle squamosa e così diversa dalla sua. Si trasformò in acqua più volte, cambiando posizione, esplorando, giocando. Per l’araba doveva essere una goduria, tanto che venne ancora. -Oh… che bello….-, evidentemente neanche nei suoi sogni più folli qualcuno le aveva mai dato piacere a quel modo. Flux, ridivenuta umana, sorrise. -Dovrebbero farlo tutti.-, disse Zhara, trasognata. -Dovrebbero.-, dissi io, -Ma il mondo é imperfetto.-. -Fortuna per voi che ci sono io.-, ribatté Flux. -infatti ora ti ricompenso.-, dissi io. -Sbattimi.-, sibilò lei. Non sono sicuro che Zhara abbia compreso fino in fondo il tono di Flux nell’implorarmi o la mia risposta. Sicuramente, non se n’era data peso -Ti apro.-, sibilai. E fu così. Puntai all’imbocco della vagina ed entrai nella nera con forza. Flux afferrò le lenzuola. Divenne acqua, forse involontariamente, forse no. Il risultato fu che rimasi piantato in una conca acquosa. Fantastico. Durò qualche istante poi la nera riprese il suo aspetto. -Ah! Sì! Ancora!-, implorava mentre Zhara le mordicchiava i capezzoli. L’araba le montò in viso, sbattendole la vulva in faccia. Flux prese a leccare. Io ero quasi al limite. MI fermai. Zhara capì, la nera meno. Mi guardò male. -Non essere avida. Una volta a ciascuno.-, dissi. Flux sorrise. In fin dei conti l’avevo sbattuta come una porta girevole. Sbatté la vulva in faccia all’araba imponendole lo stesso trattamento dato poco prima mentre affondavo tra le pieghe ...