1. Blade: giorni diversi


    Data: 22/04/2022, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... Zhara le sorrise e la baciò. In bocca. Fu appena uno sfiorarsi di labbra ma la nera parve starci. -Aspetta…-, sussurrò Zhara. Sciolse una parte del suo abito e scoprì il capo. Metà rettile metà donna, scaglie da un lato e pelle dall’altro. Era impressionante. Non avrei biasimato Flux se avesse palesato segni di disgusto. Invece la giovane rimase ferma. Io non seppi come reagire. Parlare o tacere? -Ti fa schifo?-, chiese Zhara. Flux la abbracciò. -Schifosamente bella.-, sussurrò. Poi baciò Zhara. Stavolta fu un bacio vero, uno di quelli infoiati, con lingua e tutto. Pura e semplice lussuria che scorreva dentro di loro… E dentro me. Le volevo. Entrambe. Fanculo il domani, oggi siamo vivi, domani chissà. Mi avvicinai. -Ehi, non dimenticate qualcuno?-, chiesi sorridendo. Flux e Zhara si staccarono dal bocca a bocca e sorrisero. Flux mi baciò. Non usò mezze misure, e neppure io. Le nostre lingue s’incontrarono, persero, ripresero, ripersero. Le mani sui rispettivi corpi. A godere del momento. Sentivo anche altre mani sul mio corpo. Una, specificatamente. Appartenente a Zhara. L’araba mi sfiorò il membro da sopra i calzoni. -Spero tu sia abbastanza carico per entrambe, Blade.-, sussurrò. Flux si staccò per rispondere. -Beh, dopo tanto rimandare…-, baciò Zhara mentre mi slacciava i calzoni con una mano mentre l’altra andava a cercare un modo per liberare l’araba dai suoi vestiti. Io tolsi la tuta a Flux. E lo vidi. Perfetto e preciso, poco sopra i seni, di un rosso sanguigno che ...
    ... contrastava con l’incarnato scuro della nera. Un tatuaggio. Una runa… Che avevo anche io. -Oh, vedo che a Madripoor hai potuto anche farti un tatuaggio, tesoro.-, disse Zhara accarezzando il petto e il tatuaggio di Flux, beatamente ignara di tutto. Dissimulai lo stupore, a fatica. -Splendido, vero?-, chiese Flux. Neanche lei era priva di stupore ma evidentemente solo io riuscivo ad accorgermene. -Sexy…-, sussurrò Zhara. Liberatasi delle vesti e del reggiseno, si strusciò contro Flux, mentre mi prendeva in mano il membro. Cazzo! Uno stimolo simile avrebbe potuto farmi esplodere come un giovincello alla prima scopata. Ma non m’importava… Quella notte era la nostra festa, il nostro personalissimo pezzo di paradiso. Mi dedicai a Flux, leccandole la schiena mentre le mie mani indugiavano sui corpi delle giovani. Le due, prese a esplorare il terriotrio saffico, non si risparmiarono dallo spogliarmi. -Blade… ti é sparita delle pelle…-, disse Zhara. Era vero. Il mio costato aveva subito l’asportazione di un muscolo. Non sapevo quanto e se mi sarebbe costato ma così era andata. Era il prezzo da pagare per quella notte. Sorrisi, sprezzante. -Ferita di guerra, tesoro. Ferita magica.-, dissi. -Meriti un premio…-, sussurrò l’araba. S’inginocchiò leccandomi l’interno coscia, i testicoli e il pene. -Ehi, lasciane un pò per me, sorella!-, esclamò Flux. -Non subito, tesoro.-, dissi io, tintillando la vulva della nera. La lingua di Zhara era un animaletto diabolico che mi stuzzicava, passando poi ...