1. Blade: giorni diversi


    Data: 22/04/2022, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... senza troppi tentennamente. -Bravo.-, dissi. Lo colpii con la canna della pistola. K.O. A lui ci penseranno i suoi compagni oppure, se é sveglio, scapperà da quest’isola dove la vita umana vale meno di un sandwich. Flux riprese le sue sembianze. Raccolse la Skorpion. -Mi ha detto che la base di Melchor é in una vecchia miniera del 1800.-, dissi, -Sarà tosta. E credo che non ce la faremo assaltando frontalmente.-. -Hai un piano, vero?-, chiese Flux. Sì. E sapevo benissimo che non le sarebbe piaciuto. -Ehi!-, l’esclamazione e i passi mi fecero muovere per puro istinto. Flux divenne acqua. Io sparai due colpi inchiodando il tizio coi nunchaku. Quello dietro di lui impugnava un Tanto. Venire sbudellato dalla mia arma preferita non era nei piani e decisi di protestare, al piombo. Il cranio del tizio si aprì tipo melone. Flux riapparve dietro a uno che spuntò da un vicolo impugnando una calibro 9. Applicò una presa che mise K.O. l’uomo e, impadronitasi della pistola, sparò alla donna con la mitraglietta. La cinese scivolò lungo il muro con due buchi in petto. Piombo in volo. -Di qua!-, esclamò la nera. Mi gettai all’indietro. Ushiro-Ukemi sull’asfalto. Una caduta all’indietro da manuale. Ma purtroppo, una botta di fortuna capita a tutti… Il proiettile 9 mm mi centrò in piena spalla destra. Dolore a ondate, sangue. Sparai con la sinistra. Ero meno abile ma riuscii comunque a ferire uno degli inseguitori. Flux sgranò una rafficata che costrinse gli altri a ripararsi. Ci dileguammo ...
    ... per i vicoli. -Dannazione.-, la sentii proferire. La guardai. Ferita anche lei. Al braccio sinistro. Bella coppia, proprio… -Non é grave come sembra…-, disse la nera. No, sicuramente. Ma sarebbe stato meglio evitare. -Forza!-, dissi. Improvvisamente però una luce abbagliante ci inquadrò dal cielo. Elicotteri? -Melchor ha pure il supporto aereo?-, chiesi. -Mi sa di no.-, disse Flux. Aveva ragione. Un istante dopo scesero dalle funi dei soldati in tuta nera, privi di mostrine identificative se non una: la bandiera di Madripoor. Armati di tutto punto. Ci circondarono. Doppio anello: il primo cerchio ci teneva sotto tiro, il secondo controllava i dintorni. Un ufficiale ci venne incontro. -Flux… e questo tuo nuovo amico, chi é?-, chiese. -Lo conosci?-, chiesi io sottovoce. -&egrave il capitano Wuong.-, disse lei, -Ci conosciamo di fama.-. L’ufficiale fece una smorfia. -Più correttamente, ti impedii di distruggere una delle fabbriche principali di Madripoor.-, corresse. -Era un lavoro, come ogni altro.-, disse Flux. -Già. E questo invece?-, chiese lui. Ostilità. Palpabile. -Mi chiamo Blade. Io e Flux siamo in missione per conto di qualcuno molto potente negli States. Siamo qui per eliminare Melchor.-, dissi, decidendo di intervenire. Wuong mi guardò, pensoso. I suoi soldati sembravano quelli che ci avevano quasi rapiti sulla nave, con la complicità della non compianta Sofia Haptmann. Passò qualche istante. -Gettate le armi.-, disse Wuong, -E preparatevi a essere presi in custodia.-. ...
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