1. Lo Psicopatico capitolo II


    Data: 21/04/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Lesbo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... Comunque ti vesti, – le diceva, – sembri una principessa, ma devi sapere che sei solo la mia schiava. – – Sì Signora, sono la vostra schiava. –
    
    Debby era appena uscita dalla doccia che sentì suonare il campanellino, famigerato. Quando suonava le schiave dovevano precipitarsi al cospetto della Padrona, qualunque cosa stessero facendo. Debby indossò l’accappatoio cercando di asciugarsi alla meglio e corse verso la stanza della Padrona. Lei era seduta nella poltroncina, Giusy era inginocchiata di fronte con un piede della Divina appoggiato sulle cosce, le stava pitturando le unghie, mentre l’altro piede della Padrona la sollecitava tra le cosce. Per Giusy era un’impresa prendersi cura delle unghie della sua Signora mentre lei la masturbava con l’altro piede, ma la grossa scrofa godeva di quelle attenzioni, sospirava ed usava limetta e smalto al meglio.
    
    – Preparati, tra mezzora usciamo, andiamo al super a fare la spesa, vestiti sportiva. – Le parole della Padrona furono dette appena Debby comparve sulla porta. – Si Signora. – Debby ritornò in bagno per prepararsi, mentre si allontanava sentì un sonoro ciaff e la Padrona che redarguiva Giusy. – Fai attenzione stupida. – Meno male che non le aveva chiesto di vestirsi elegante, e meno male che non era toccato a lei prendersi cura delle unghie della Padrona. Era un compito che normalmente toccava a Giusy che si prendeva cura anche di lei, la preferita della Padrona, ma a ...
    ... volte, quando Giusy non c’era o aveva altre incombenze toccava pure a lei. Per fortuna le aveva detto di vestirsi sportiva, altrimenti ci sarebbe voluto più tempo ed a lei non piaceva molto andare in giro su tacco otto o dodici, preferiva vestirsi casual e con scarpe basse. Ma se la sua Padrona lo voleva lei si sarebbe vestita anche come una puttana. Qualche volta, di notte, era successo e lei morendo dalla vergogna l’aveva fatto. Deborah si rendeva conto di essere diventata succube della sua giovane Padrona e che non era normale, ma l’adorava e non ne poteva fare a meno. Era una sottomessa, ma non per chiunque, solo per lei, l’unica che aveva saputo renderla tale. Non era lesbica, ma i pochi ragazzi che aveva avuto fino a quel momento non erano stati capaci di soddisfarla. Lei era alta e bellissima, solo il suo fisico incuteva rispetto e non era facile trovare qualcuno alla sua altezza, letteralmente e metaforicamente. L’unica che era stata capace di metterla sotto era stata Alessia.
    
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