1. Lo Psicopatico capitolo II


    Data: 21/04/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Lesbo Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu

    ... perfetta, una bocca larga e labbra gonfie da baciare. Debby era una ragazza dolcissima, con un buon carattere, una studentessa universitaria del secondo anno, ed aveva appena venti anni. E da un anno era caduta nelle grinfie della sua Padrona. La sua Padrona non arrivava a centosettanta centimetri, aveva un fisico scattante e nervoso, belle forme senza essere formosa. Un seno fatto di due pere perfette, non molto grandi, ma succose, cosce e culo da godere, occhi blu cobalto e capelli corvini, un viso piacevole. Molto meno bella della sua schiava, ma con un carattere d’acciaio ed un trucco maniacale. Unghie rosse ed affilate sia alle mani che ai piedi e il viso reso perfetto dalle abili mani di Giusy. Alessia aveva ventitré anni ed era una dottoranda ed assistente di uno dei corsi che aveva frequentato Deborah. Si erano conosciuti in quell’occasione. La serva era una bionda non molto alta, ma parecchio larga. La sua era una disfunzione ghiandolare. Di sopra era abbastanza normale, un bel viso, capelli lunghi e biondi, occhi celesti, viso tondo. con un neo civettuolo su una guancia, un seno grande, una bella quarta, e se ci fosse fermati qui sarebbe stata molto graziosa. Poi dai fianchi in giù si allargava, con due cosce grosse e gonfie. Vestiva di nero per snellirsi, ma c’era poco da fare, in compenso e nonostante fosse gonfia dal bacino in giù era agile e rapida nei movimenti. Aveva venticinque anni e faceva la commessa, per il resto viveva mettendo il suo tempo libero a ...
    ... disposizione della Padrona. In cambio otteneva vitto ed alloggio. Anche Debby viveva con la sua Padrona, in un bell’appartamento, in una prestigiosa zona della città. Nessuna delle due schiave aveva bisogno del vitto e dell’alloggio di Alessia, anche se a Giusy facevano comodo, mentre Debby ne poteva fare tranquillamente a meno. Però erano le sue schiave e lei le voleva a sua disposizione sempre, quindi vivevano con lei.
    
    L’appartamento era grande, il padre della Padrona gliel’aveva regalato quando si era laureata, ogni donna aveva la sua camera, poi c’era il soggiorno, ampio, la cucina, uno studiolo per la Padrona, due bagni, uno per la Padrona ed uno per le schiave e qualche sgabuzzino. Giusy doveva sfacchinare parecchio e starci dietro per mantenerlo pulito perfettamente come la sua Padrona desiderava. Sul pavimento mi devo specchiare le diceva sempre la sua Padrona e spesso terminava quelle parole con una frustata sull’ampio deretano della sua schiava. Segno che era insoddisfatta. Non era facile accontentarla, se a terra vedeva una macchiolina gliela faceva leccare con la lingua. Per sua fortuna Debby era esentata da quei lavori, lei doveva essere sempre pronta per i capricci della Padrona e doveva essere sempre impeccabile, truccata perfettamente e perfettamente vestita. A meno di disposizioni diverse, infatti Debby era bellissima anche al naturale e anche quando vestiva con due straccetti. E la Padrona lo sapeva. Ne era orgogliosa ed al tempo stessa l’invidiava. – ...