Lo Psicopatico capitolo II
Data: 21/04/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Lesbo
Autore: Koss, Fonte: RaccontiMilu
Debby era costretta in una posizione impossibile, mentre la sua Padrona le stringeva le cosce sul viso, la schiava era in apnea, respirava a fatica ed era tutta rossa in viso per lo sforzo e la mancanza di aria. Debby sapeva che, per fortuna, la sua Padrona stava per venire, lo sentiva, ormai la conosceva bene ed intensificò lo sforzo per farla godere e poter riprendere a respirare. Alessia, la sua Padrona, smise di accarezzarsi e strizzarsi il seno e strinse le mani sulla testa della schiava spingendola contro la sua vulva, infine rilassò ed allargò leggermente le cosce, Debby riprese aria, ma non smise di leccare, lei era molto esigente, l’avrebbe punita severamente se si fosse permessa di abbandonarla nel momento cruciale. Debby non lo fece, anche se sapeva cosa sarebbe successo da lì a poco. A lei non piaceva, ma non poteva farci niente. Lo spuzzo le arrivò in viso potente e pieno. L’impregnò completamente degli umori della Padrona. Alessia squirtava regolarmente quando lei la leccava. La lingua di Debby la faceva impazzire. Ne aveva sentite tante tra le sue cosce, ma quella, della sua attuale schiava, era la migliore. Infine, la Padrona si alzò dal letto e si recò in bagno abbandonando la sua schiava sfinita sul letto. Debby desiderava tanto essere slegata e poter distendere, braccia, e gambe, spalle e soprattutto il collo, quella posizione era malefica, ma sapeva anche questo, il suo benessere sarebbe arrivato solo dopo quello della sua padrona.
Un quarto d’ora ...
... dopo, infatti, venne Giusy, la serva bionda e cicciona la slegò dalla sua impossibile posizione e l’accompagnò sotto la doccia. Debby si stiracchiò, ma Giusy non le permise di rilassarsi. – Venga Miss, la prego di fare in fretta, non ho tempo, devo ritornare subito dalla Padrona. – Debby appoggiandosi a Giusy raggiunse la doccia e aiutata da Giusy si lasciò andare al getto caldo e finalmente si rilassò, la circolazione riprese ed i muscoli iniziarono a rispondere. Giusy era umida e semisvestita, aveva insaponato e lavato la Padrona nella vasca da bagno ed ora doveva ritornare da lei per asciugarla e vestirla, pettinarla e truccarla. In quella casa i compiti erano divisi con precisione. Alessia era la Padrona, la bellissima Debby la sua schiava di piacere, a volte la Padrona la chiamava la sua principessa e Giusy, la cicciona, la serva, la cameriera, il cesso deambulante e la pezza da piede della Padrona.
Le tre giovani donne non potevano essere più diverse l’una dall’altra, sia fisicamente che caratterialmente, anche se tutte e tre stavano tra i venti ed i venticinque anni. La più giovane era Deborah, che la sua Padrona chiamava Debby. Debby era bellissima, alta centoottanta centimetri, scalza, un fisico statuario ed atletico, ma morbido e tornito, pieno di curve, cosce lunghe e formose, culo alto e perfetto, un seno da capogiro ancora in formazione, una terza abbondante o una piccola quarta che sarebbe presto diventata una quarta. Occhi verdi e capelli castani, una chioma ...