1. Come una vita può cambiare


    Data: 19/04/2022, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Autore: Harael12, Fonte: RaccontiMilu

    ... a salutarmi, entrando si appoggiò alla mia scrivania: o Mi raccomando fai il bravo a casa, vai a letto presto che domani sarà una giornata lunga e non giocare con il cetriolino da solo pensando a me. o E se fossi tu, a toccarti pensandomi. o Non crederti così irresistibile caro mio. Spostandosi vicino alla porta del mio ufficio, per farsi sentire da tutti: o Allora a domani, perfetto portalo via tu quel materiale. o Perfetto, buona serata. La giornata in Sede Centrale era stata particolarmente pesante, con Daniela avevamo lavorato poco a stretto contatto, per lo più era impegnata in riunione con altri Direttori e nel pomeriggio con un consulente esterno per un futuro corso di formazione aziendale. Era particolarmente preparata nel suo lavoro, tutti non perdevano occasione per chiederle consigli e impressioni, mi aveva raccontato che dopo il diploma al liceo classico, scelse di iscriversi al Politecnico di Torino, ovviamente si laureò con il massimo dei voti e vinse per un progetto sulla gestione industriale una borsa di studio completa presso una università americana. Data la stanchezza dovuta alla sua giornata lavorativa, nel viaggio di ritorno mi chiese di guidare, partimmo e subito iniziò a raccontarmi che sarebbe dovuta andare in trasferta in Liguria, da mercoledì pomeriggio fino a venerdì: o Con me credo che dovrò far venire il consulente con cui ero in riunione oggi, devo valutarlo perché il Direttore del Personale vorrebbe assumerlo in azienda e nel tempo farlo ...
    ... diventare, Responsabile Formazione. &egrave anche un bel ragazzo cosa ne pensi? o Sì.. l’ho incrociato, sembra preparato, anche se si dà parecchie arie. o Dici, a me non sembrava, in riunione con lui mi ha raccontato che si &egrave appena mollato con la fidanzata e che si trasferirebbe volentieri in una nuova città. o Ah.. interessante. (Non riuscivo a capire se mi stesse prendendo in giro o se stesse parlando seriamente). Il viaggio proseguiva, lei si sposta il sedile leggermente indietro, si riaccomoda sul sedile ed inizia a sfilarsi le scarpe, lentamente comincia ad alzarsi la gonna e appoggia il piede destro sul cruscotto, vicino alla bocchetta dell’aria; io con la mano destra mi avvicino a lei per appoggiagliela su quelle bellissime gambe ricoperte da delle autoreggenti nere e di seguito secondo la mia idea spostarmi verso il monte di Venere. Ma vengo fermato immediatamente: o Dove pensi di andare, rimani concentrato sulla guida. o Non era un invito ad unirmi? o Non credo proprio, volevo mettermi comoda.. (E sposta anche l’altro piede sul cruscotto, appoggiandosi con il tallone) o Vuoi far morire dall’eccitazione oltre a me anche i camionisti? o Beh.. poverini tutte quelle ore soli. (E si girò verso di me ridendo). Eravamo quasi arrivati nel frattempo proseguiva ad accarezzarsi una gamba, ogni tanto sposandosi verso l’interno coscia, monitorando che io lanciassi qualche occhiata, devo ammettere che se avesse voluto farmi eccitare sarebbe riuscita perfettamente nell’intento; ...
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