Come una vita può cambiare
Data: 19/04/2022,
Categorie:
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Harael12, Fonte: RaccontiMilu
... fino a strusciarmici, il porcellino non ha tardato ad eccitarsi, continuando a cambiare posizione. Allora sempre immersa nella lettura l’ho invitato a tirarselo fuori e gliel’ho preso con entrambi i piedi, a quel punto non stava guardando più la partita era concentrato sulla mia sega, prima lentamente sull’asta, poi accarezzandolo e infine ho cominciato ad accelerare il ritmo fino a quando si è scaricato completamente sui collant; mi sono avvicinata l’ho baciato e mi sono tuffata sul suo cazzo facendogli un pompino per pulirlo e per farglielo rimanere duro. Quando l’ho sentito bello teso mi ci sono tolta la giacchina in seta gli sono salita sopra e me lo sono piantato tutto dentro, l’ho cavalcato per benino fino a raggiungere un orgasmo, gli ho preso la testa tra le mani e gli ho ordinato di scoparmi alla pecorina, così mi ha fatto alzare, mi ha appoggiata al tavolo del salotto e ha cominciato a scoparmi di nuovo, dovevo averlo eccitato da morire perché dopo una decina di colpi mi ha detto che stava per venire fino ad uscire e sborarmi sulla schiena. o Grazie.. ora passerò la giornata molto teso. o Te lo avevo detto che la maestrina ti lasciava con la candela in mano. Purtroppo, dovevo ammettere che aveva ragione, chiudemmo la telefonata con altre battute, ovviamente da parte sua, non potevo essere troppo scurrile al telefono dell’ufficio. La settimana passò, con Sofia continuavamo a sentirci, eravamo usciti mercoledì sera, ma lei non era ancora convinta, mi diceva di ...
... pazientare che lei era fatta così, per lei o era una storia seria o nulla; avrei potuto lasciare perdere, ma in fin dei conti mi piaceva molto, dentro di me capivo che era una persona con dei valori superiori alle ragazze con cui ero uscito precedentemente e forse anche a me iniziava a piacere l’idea di provare ad andare con calma. Il venerdì dopo pranzo Daniela mi chiamò nel suo ufficio per discutere dei lavori, presi i miei faldoni il pc portatile e mi avviai da lei, quando fui dentro mi disse di chiudere la porta. Iniziammo a lavorare, le presentai quanto preparato, mi indicò delle correzioni: o Mi hanno detto che da ragazzo eri un campioncino di tennis. 18 o Campioncino, ero un buon giocatore. o Ti piacerebbe se domani mattina giocassimo al mio circolo? o Molto, sarà un anno che non gioco. o Eccolo il solito modesto, guarda che non sono una campionessa, però ogni tanto mi piace giocare. Allora facciamo domani mattina alle 9.00? o Perfetto mi va molto. La giornata si concluse, con tutti i colleghi uscimmo dall’ufficio, la salutai e mi spiegò dove fosse, dicendomi che ci saremo trovati nel parcheggio e poi mi avrebbe fatto entrare lei, perché era da anni una associata. Era più di un anno che non giocavo, passai a casa dei miei a recuperare le racchette e le scarpe, per fortuna mio padre almeno una volta a settimana gioca ancora, altrimenti avrei trovato la racchetta anche senza corde; mi avviai verso il circolo, lei era in macchina che mi stava attendendo. Il circolo era ...