1. Come una vita può cambiare


    Data: 19/04/2022, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Etero Autore: Harael12, Fonte: RaccontiMilu

    ... Università più rinomate al mondo, per questa serie di motivi lei si ritrovava parecchi giorni e qualche weekend da sola, e forse anche questa situazione l’aveva fatta cadere in tentazione: o Scusa la sfacciataggine, ma con tuo marito? o Ho capito cosa vuoi chiedermi, ma certo.. cosa credi? o Era una domanda, non volevo fare lo spiritoso. o Ci divertiamo ancora, poi adesso che mia figlia non &egrave più in casa, qualche istinto si &egrave riacceso, però lui non &egrave un avventuroso, gli piacciono le cose standard. Diceva che era il mio modo di guardarla, come le osservavo le gambe, il seno, i complimenti che le porgevo, ancora di più se durante il weekend era rimasta da sola; mentre lo diceva mi interrogavo, non pensavo di essere stato così allusivo, poi quella prima volta il rimanere con lei a mangiare, non dargliela subito vinta fino ad arrivare a quanto successo quel pomeriggio in ufficio. Proseguì argomentando il discorso per concluderlo sviandolo: o Allora domani esci con Sofia? o Sì, anche un po’ merito tuo direi.. o Uhm.. non sono molto contenta, forse potevo spremertelo di più. (Mi mise una mano sopra i pantaloni). Sta diventando duro.. qualcuno ha ancora voglia? o Per scoparti sono sempre pronto’ o Uhm.. mi piaci impertinente. Eravamo vicini all’ufficio, me lo aveva tirato fuori e mi stava masturbando ed io le stavo accarezzando l’interno coscia, parcheggiai: o Mi hai fatto venire ancora voglia. (Abbassandosi e dandogli un bacio). Ma credo che possa bastare, glielo ...
    ... voglio concedere anche a Sofia. o Te ne sarà grata, credo.. (Ci baciammo, oramai nel parcheggio non c’era più nessuno). 16 o Mandami una foto su come ti vesti, sono curiosa. o Buona serata, non consumarlo troppo tuo marito. Arrivò il sabato, mi stavo preparando per la cena, volevo essere distinto, ma non esagerato, così optai per classica camicia bianca senza cravatta, pantalone blu e scarpe blu; prima di uscire in camera davanti allo specchio mi scattai una foto, mi sembrava di essere un teenager: o Vado bene? (Lo lesse quasi subito, ma non ricevetti nessuna risposta). Presi la macchina e mi diressi sotto casa di Sofia, l’aspettai e con una decina di minuti di ritardo la vidi uscire dal portone, era molto bella, un vestito lungo blu e una scarpa con plateau, sì scusò dicendo che era una ritardataria cronica, ‘anche a scuola arrivo sempre al suono della campanella’. Al ristorante la cena proseguiva molto bene, non c’era dubbio che ci fosse feeling, mi raccontò che mi pensava uno con la puzzetta sotto il naso, con la moglie di Andrea mi aveva soprannominato l’ingegneretto, anche se lei era una mia tifosa e diceva sempre che saremo potuti uscire insieme. Era una ragazza simpatica e divertente, durante tutta la cena era un continuo botta e risposta, durante la serata, mi arrivò un messaggio: o Mi sembri uno scolaretto, giusto per la maestrina. Cosa dici vado bene io? Sto per andare di là da mio marito che sta guardando la partita’ riuscirò a distrarlo? (Nella foto era seduta a ...
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