LA FATA DI FERRO
Data: 15/04/2022,
Categorie:
Anale
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autore: giessestory, Fonte: xHamster
... Nicòle. La ragazza inoltre si era lasciato addosso le sue calze nonostante fossero sfilate.
Aveva cambiate le mutandine, indossandone un paio nere, a perizoma, che le aveva regalato Flora.
La donna invece indossava uno dei suoi camici pieni di colore, completamente sbottonato sul davanti, cosicché si vedeva perfettamente che indossava l’intimo nero, ma senza mutandine. Infatti spiccava il triangolo scuro della sua figa carnosa.
Il cazzo di Marco, come una cartina di tornasole, scandiva i momenti di maggior eccitazione del trio; l’asta indicava perfettamente la tensione erotica del momento rizzandosi di più o di meno, spesso mettendosi in bella mostra sotto la camicia.
Con una disinvoltura che suonava grottesca, verso le dieci di sera si ritirarono tutti nella camera da letto di Flora.
La donna adulta fece accomodare nel bagno prima l’una poi l’altro dei ragazzi, ad entrambi fece personalmente il bidet con l’acqua tiepida, indugiando sui genitali … forse pregustando la notte d’amore che li attendeva.
Una volta a letto riposarono. Flora si sistemò in mezzo ai due, ma sotto le lenzuola, pur sonnecchiando, si toccarono.
Molte volte si baciarono in bocca, ogni tanto qualcuno scompariva alla vista dedicandosi a un assaggio dei genitali altrui.
Dormirono nudi abbracciati, gustandosi il rapporto carnale e profondo.
L’atmosfera si riempiva di ora in ora di tensione sempre crescente.
Tra veglia e sonno, Nicòle, non riusciva a non togliersi dalla testa ...
... l'idea del cazzone di Marco. Così mentre Flora se lo scopava … non vedeva l’ora di donare la sua verginità a quel giovane estraneo, ma eccitante.
Verso le cinque, Marco si svegliò completamente per andare a pisciare.
Il suo pene era perennemente duro, ormai, come se quello fosse il suo stato naturale.
Voleva la ragazza … ora!
Aveva perduto il distacco iniziale. Ora era deciso e aveva voglia di deflorare la giovane, come un toro da monta.
Quando tornò presso il lettone, Flora dormiva ancora.
Lui si accostò a Nicòle. Poi la scosse lievemente sulla spalla: - Vieni – le disse senza vergogna – ti voglio! -
Come una schiava consenziente che accetta il suo destino, la ragazza scese dal letto e si lasciò portare per mano dal giovane col cazzo eretto.
La portò nella camera di fianco, lo studiolo di Flora.
Marco accese una abat-jour coperta di damasco dorato.
La condusse al centro della stanzetta, facendole cenno di inginocchiarsi. Di certo desiderava ancora che lo prendesse in bocca. Il ricordo del sapore dello sperma agì come una droga, dandole immediato calore ai genitali.
Marco si affrettò a far precipitare il suo membro tra le labbra di lei ... segno che ci stava pensando già da un po’.
Nicòle non lo rifiutò, anzi fu felice di trovarlo abbastanza eccitato per poter poi provare la sensazione di portarlo all’estremo della durezza con il suo lavorio orale.
Quando il giovane cominciò ad accusare il piacere nell’essere stantuffato, uscì dalla sua ...