1. LA FATA DI FERRO


    Data: 15/04/2022, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Lesbo Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... carezzarlo delicatamente con il pollice sotto la testa … guarda, così! – La ragazza osservò attenta, mentre il dito di Flora si muoveva nell’incavo sotto il pene. L’altra mano di Flora invece si chiuse a coppa sui coglioni in bella mostra – Ecco con questa carezza gli scaldi le palle … anche questo precede una sborrata abbondante e solenne. – La voce roca e libidinosa della donna si scontrava con la finta professionalità con cui descriveva le sue azioni.
    
    Nicòle guardava estatica e senza volerlo iniziò a masturbarsi.
    
    La scena continuò finché Flora, impazzita dalla goduria che l’attendeva, disse alla giovane: - Ecco avvicinati adesso … preparati al tuo primo bocchino vero. – la fissò complice – non ritrarti, bevi tutto, capito? E’ il tuo battesimo del sesso … va bene? –
    
    Nicòle fece cenno di sì, mentre prendeva il glande tra le labbra schiuse.
    
    - Masturbalo tu stessa, così imparerai a dosare la pressione della mano … -
    
    La giovinetta non se lo fece ripetere. Prese il cazzo tra le dita, circondandolo col pollice opposto alle altre dita, strinse forte e viaggiò veloce.
    
    Il cambio di mano fece perdere la testa a Marco: aveva fatto di tutto per durare il più a lungo possibile … ogni espediente era stato ormai adoperato. Era in gioco quasi da un’ora, ma adesso la mano piccola e inesperta di Nicòle con i suoi movimenti stizzosi e irregolari lo trascinarono all’acme come un fiume in piena che non potendone più straripa ed inonda tutto quello che ...
    ... incontra.
    
    L’obbedienza della ragazza era incredibile. Eseguiva militarmente gli ordini della sua padrona.
    
    Per quanto Marco si inarcava e serpeggiava nel corpo eccitato, Nicòle non gli mollava il piffero e mentre lo segava seguiva con la bocca socchiusa ogni performance del glande rosso e grosso che teneva tra le labbra.
    
    Con un salto e un grido inarrestabile, Marco iniziò a sborrare, affondando le dita nel divano.
    
    Flora intanto, mentre a sua volta si teneva due dita nella fica fradicia di liquidi, con la destra fu lesta a bloccare la nuca della giovane, spingendola verso il cazzo del giovane.
    
    La sborra era troppa perché Nicòle riuscisse a gestirla, essendo ancora troppo impreparata e ingenua per gestire un flusso tanto copioso. Fu inondata.
    
    Un senso di soffocamento la fece tossire forte.
    
    Lo sperma leggermente salato e aromatico trovò lo spazio per uscire dalle narici della ragazza e dai lati delle labbra, circondandola di spruzzi biancastri.
    
    Nicòle non capì nemmeno se le piaceva o no … solo dopo quella spruzzata traumatica si rese conto di quanto era desiderabile bere ancora quel nettare d’amore.
    
    Una volta calmati, si rilassarono e si distrassero, aspettando la sera.
    
    Flora sfornò degli stuzzichini di pasta sfoglia e un’insalatona con gamberetti, che non era niente male.
    
    Senza essersi detto nulla i due ragazzi avevano continuato ad indossare solo la parte superiore dei loro vestiti: camicia a quadroni, sportiva per Marco, maglietta aperta davanti e senza reggiseno per ...
«12...252627...31»