1. Le mie calde allieve - capitolo 9


    Data: 14/04/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: Giangi57, Fonte: Annunci69

    ... di rivederle insieme. Non sapevo quindi se Rosina fosse stata messa al corrente di quanto era accaduto. Lei beveva la sua cioccolata a piccoli sorsi, ancora semi addormentata. Dal suo volto non traspariva nulla che potesse farmi capire come stavano le cose e preferii non indagare in merito o prendere iniziative che avrebbero potuto farle fuggir via come gazzelle spaventate.
    
    Il pomeriggio quando arrivarono vidi che erano radiose e me ne rallegrai. Mentre facevamo merenda mi arrischiai a lanciare un'allusione che definirei un po' maliziosa.
    
    Allora, com'è andata la gita in bicicletta? Le vostre graziose chiappette non ne hanno risentito?Interpretai il loro sguardo divertito e complice come una ricompensa. Quella porca di Rosina era in shorts fin dal mattino una di quelle braghette non aderenti al corpo. Lo aveva fatto apposta? La osservavo di nascosto da sotto in su, mentre se ne stava seduta su una pietra, qualche metro più in alto. Intuivo l'inizio delle natiche e i muscoli adduttori all'interno delle cosce, che guizzavano quando camminava. Gli unici ad accorgersi delle mie manovre furono Giovanni e Gioele, che si avvicinarono ridacchiando, e guardando con aria divertita quello che stavo guardando io.
    
    « Sono i vantaggi del mestiere!», esclamai ironicamente. Anche Sara se ne era accorta e rideva, mentre aspettava il turno per iniziare la scalata. Poi se ne andò e io rimasi solo a controllare quello che facevano i ragazzi durante la scalata. Di li a poco fui raggiunto ...
    ... da Rosina. Quando fu il suo turno di cimentarsi con la roccia e io dovetti toccarla per aiutarla a scendere, non potei fare a meno di notare la morbidezza del suo corpo. Lei ora mi stava vicinissimo ed era assolutamente immobile. Fu necessario passarle attorno alla vita la cinghia di sicurezza, sistemarle la tracolla, fissarle i moschettoni e durante quelle operazioni non potei fare a meno di avvertire il sottile profumo esotico delle sue trecce, 1'odore di borotalco e di sapone della sua biancheria. Vedevo qualche gocciolina di sudore colarle lungo le braccia, l'umidità perlacea tra le cosce, che il color chiaro delle braghette metteva in evidenza e che invece risaltavano più scure sul pube
    
    Qualche decina di metri più avanti, dopo la parete rocciosa, e sempre di fronte al lago, un grosso
    
    masso che probabilmente era caduto dalla cima, rappresentava un eccellente terreno di allenamento per le scalate meno ripide.
    
    La maggior parte non riusciva a rimanere sospesa e molti lasciavano rapidamente la presa per scegliere percorsi più facili. Rosina, manifestamente la più dotata di tutti, si cimentava senza paura in tutto e Sara seguiva il suo esempio. Ero certo che in quel momento quest'ultima se la stesse godendo un mondo a guardare l'amica dal basso. In un certo senso mi stava rendendo la pariglia! Mi avvicinai per dare qualche consiglio a entrambe e così io e lei ci soffermammo a contemplare il culo eccitante e le cosce spalancate che la bella Rosina non esitava a mettere ...
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