1. LAURETTA cap. 9 La gioia di Lauretta


    Data: 13/04/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: karinalisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... palline vaginali. Addussi la scusa che aveva ripreso a piovere per alzarmi, salutare le signore e dopo aver pagato le bibite, uscire sostenendo la ragazza per il gomito.
    
    Effettivamente aveva ricominciato a piovere, fortunatamente non forte permettendoci di giungere a casa ancora relativamente asciutte, ma tutto il tragitto, ora in salita, Lauretta lo fece stretta a me, sarebbe sembrata sofferente se non avessi saputo che i sospiri che emetteva erano prodotti dal plug che aveva nel culo e dalle palline che stimolavano la sua passera. Anch’io avevo il respiro alterato per le piacevoli sensazioni che provavo e che non senza sforzo riuscivo a tenere sotto controllo.
    
    “Finalmente!” sospirò appena varcata la soglia di casa, senza aspettare si sbarazzò della gonna e dimenando il sedere corse in bagno. La seguii, notando in lei un certo disagio abbassai le sue mutandine e mentre gliele sfilavo vidi che contenevano le palline vaginali che, nel suo piacere la porcella non era riuscita a trattenere. Estrassi dal tenero culetto il plug, notando che le mutandine erano macchiate le nascosi sotto la biancheria sporca dopo averle mostrate alla ragazza.
    
    La feci accovacciare sul bidè e presi dall’armadietto la peretta che in alternativa all’irrigatore sono solita usare quando ho in programma un incontro che prevedo “particolare”, dopo averla riempita di acqua tiepida la diedi alla ragazza. “E’ proprio necessario?” chiese, feci segno di si; dopo averla riempita e svuotata alcune ...
    ... volte nelle sue interiora l’acqua uscì limpida come quella di una fonte. So di aver rivelato una cosa poco elegante ma le lettrici che come me amano quel tipo di rapporto non proprio convenzionale sanno che è meglio affrontarlo “pulite fuori e anche dentro” se non vogliono che il loro partner abbia sorprese imbarazzanti.
    
    L’aiutai a spogliarsi e dopo essermi anch’io denudata entrammo insieme sotto la doccia. Lauretta si meravigliò non poco vedendo la cordicella bianca pendere ancora dalla mia passera e quando portando le mani alle mie natiche toccò la base rettangolare del plug ancora conficcato nel mio sedere fece una smorfia buffa. La strinsi a me e baciandola sussurrai prima di aprire l’acqua “ Ti abituerai anche tu vedrai!”. In realtà volevo che il rimanente del tempo a disposizione quel giorno venisse dedicato al godimento della nostra giovane amica mentre io avrei tratto il mio piacere dall’eccitazione di vederla in azione con il suo primo vero uomo (il mio).
    
    Fare insieme la doccia fu il pretesto per baciarci e accarezzarci godendo dello strusciare uno contro l’altro dei nostri corpi bagnati, le nostre bocche incollate a scambiarci le lingue, le mani a percorrere le nostre cosce, i nostri culi resi lisci dalla schiuma saponosa. Una volta asciugate salimmo le scale, nude e abbracciate, io in una sorta di trance per l’effetto che ad ogni gradino subivo nella passera e nell’ano, Lauretta sognante sapendo che quello per la quale era venuta non poteva essere procrastinato ...
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