Il tuo ventre
Data: 07/04/2022,
Categorie:
Hardcore,
Sesso di Gruppo
Sesso Interrazziale
Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster
... si liberò da quella posizione e scese dalla poltrona.
Sara non capiva come avesse fatto e che sensazioni le avesse lasciato lappare una donna...era confusa, ma era un fuoco e DaMarcus riprese a penetrarla.
Ormai era una lotta allo sfinimento. Quell'uomo l'aveva trapanata lasciando un traforo in lei, quel palo piantato nel culo e le dita della mistress avevano fatto il resto.
Era senza umori, completamente scarica ma, dovette ammettere, complemtamente libera di testa con il cervello che le aveva fatto sentire tutto il piacere degli ultimi tre anni almeno. L'uomo continuò un altro minuto o due ad infierire violentando ormai senza ostacoli la donna.
Al culmine del piacere, anche lui sali sul seggiolo della poltrona, tra le gambe spalancate della donna, puntando la testa della giornalista e scaricandole tutto il suo seme.
Sara, dopo l'esperienza con Samir, si ritrovò nuovamente inondata di sperma e totalmente imbrattata.
Era così scarica ed aveva goduto così tanto che la cosa non la disturbò più di tanto. Le mani della mistress si poggiarono sul suo volto come a volerle spalmare tutto quel seme. Con una mano aprì la bocca della giornalista e le fece leccare gli ultimi rimasugli, senza avere obiezioni, con la ragazza che ormai prese senza protestare tutto quello che le veniva fatto.
Alla fine la giornalista fu slegata e fatta scendere da quella poltrona infernale. L'unico impedimento lasciato fu il plug nel culo.
Sara non riuscì a mantenersi in piedi, le ...
... ginocchia le cedevano e piano piano fu fatta poggiare a terra dove si mise spalle per terra e con le cosce di nuovo spalancate.
Adesso le avevano lasciato un po' di libertà ma, dopo quella esperienza, non riusciva a chiudere le gambe ma, soprattutto non aveva più alcuna vergogna a farsi vedere esposta. La sua dignità stava andando a farsi benedire.
"Tieni mangia, te lo sei meritato" urlò la mistress gettandole contro un qualcosa nella stagnola, forse un panino.
Sara, con molta fatica, prese quel pasto tra le mani ma, tramortita, dopo alcuni minutì si assopì per terra...distrutta....umiliata...ma scopata ed avendo
goduto come mai nella sua vita.
Sedici ore. Due terzi di una giornata completa. Il tempo più lungo passato in aereo da capo a capo del mondo.
Il tempo, il numero di ore consecutive passate alla base della redazione nel giorno in cui l'ultimo grosso nemico della nazione era stato preso, in attesa di notizie dai colleghi.
Sedici ore....e niente di tutto questo.
L'ultima giornata era state devastante per la psiche ed il fisico di Sara, trattata come una bambola di pezza nelle mani dei suoi aguzzini.
Svuotata..sfibrata..prosciugata di forze fisiche e mentali...
Non che gli altri giorni fossero stati tranquilli, ma l'ultimo giorno aveva rappresentato un punto di rottura per la giovane giornalista in quel maledetto luogo.
Sara, da quando era svenuta per terra alla fine dell'ultima sessione, aveva dormito per sedici ininterrotte ore.
Una ...