1. Il tuo ventre


    Data: 07/04/2022, Categorie: Hardcore, Sesso di Gruppo Sesso Interrazziale Autore: Andy88xy, Fonte: xHamster

    ... seno, una terza abbondante dopo che era un po' dimagrita, e dei glutei naturalmente scolpiti. Non si tirava indietro alle battute e agli apprezzamenti dei commilitoni, ma era sempre stata professionale e - all'interno delle tende o degli uffici militari -non era mai stata colta in fallo o aveva mostrato debolezze sui campi di guerra.
    
    Anche in quella mattinata di apparente calma, davanti al fornelletto dove si preparava il caffè, gli apprezzamenti e le battute si sprecavano e le risate imbarazzate si seguivano leggere nell'aria. Tutto pareva portare ad un'altra giornata di solo monitoraggio quando un'esplosione nelle vicinanze fece ridestare tutti dall'apparente torpore.
    
    L'esplosione era stata così violenta che i muri avevano cominciato a tremare e la polvere aveva iniziato a cadere copiosamente sui monitor.
    
    In maniera non comprensibile, i radar non erano riusciti a captare alcun pericolo e questo aveva colto alla sprovvista l'intera squadra.
    
    La struttura iniziava a perdere pezzi ed il comandante in capo alla missione aveva messo in allerta tutti: l'edificio andava sgombrato, bisognava raggiungere le grotte più a nord quanto prima per mettersi al riparo e chiamare soccorsi.
    
    In gruppi di cinque tutti avevano lasciato ordinatamente, ma in maniera veloce l'edificio muovendosi a nord. Sara, il cameraman ed altri tre commilitoni chiudevano il gruppo, loro erano sempre dietro sul fronte.
    
    Le squadre erano in salita quando una scarica di proiettili si era stampata ...
    ... proprio a due passi da loro. Alcuni commilitoni erano caduti colpiti da queste schegge impazzite; altri avevano cominciato a correre a nord venendo bloccati da velocissimi mezzi corazzati dei nemici.
    
    I nemici avevano tirato l'imbos**ta giocando con un effetto sorpresa e nuovissime tecnologie invisibili.
    
    Nel caos generale, con più della metà della squadra a terra o bloccata, Sara invece di aspettare disposizioni dai militari rimasti e scappare insieme a loro, aveva preso il braccio del cameraman fiondandosi entrambi verso sud, dall'altro lato rispetto al blocco nemico.
    
    Non avevamo lasciato contatti, non avevano avvisato nessuno, solo fuga senza ritorno.
    
    Nella corsa si era sentito un unico rumore, secco, pesante. Il cameraman di Sara, un colosso d'ebano di 195 centimetri, era crollato per terra, colpito alla testa da qualche pallottola nemica esplosa nelle vicinanze.
    
    In preda al panico, Sara aveva cominciato a correre senza sosta, andando sempre a zig zag come le avevano insegnato per non dare punti di riferimento ad eventuali cecchini appostati. Sara correva, correva, correva, senza girarsi mai, sguardo fisso in avanti con le mani saldamente premute contro il suo zaino.
    
    Dopo un tempo indefinito, probabilmente di 30-40 minuti, Sara si era accorta di essere in una zona deserta. Solo tanti cumuli di macerie si estendevano per il territorio, con un paio di palazzi ancora parzialmente intatti che si vedevano a brevemedia distanza.
    
    Le esplosioni avevano creato dei ...
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