I ragazzi Marchi
Data: 05/04/2022,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... suo bel sedere, unsi il mio cazzo e lo feci scivolare profondamente nella sua condotta. Carlo allungò una mano ad afferrare il mio culo tirandomi ulteriormente nel suo buco del culo.
Mi abbassai pigiando il torace contro la schiena larga e muscolosa dell’uomo e spinsi il mio uccello nel suo buco caldo, schiaffeggiando le palle contro il suo sedere ed allungando le mani al suo torace per torcere e tirare i suoi grandi capezzoli scuri.
Volendo dare a Carlo ciò di cui aveva bisogno, ringhiai nel suo orecchio per tutto il tempo. “Sì, figlio. Ti sto fottendo dannatamento il culo! Sto per sparare il mio sperma così profondamente nel tuo culo che ne sentirai il sapore! Papà sta chiavando il tuo bel buco!”
Mentre continuavo a spingere nel suo culo sul letto, lui alzò le anche ad incontrare ogni spinta. Carlo cominciò a gemere: “Cazzo, papà mi stai tirando fuori la sborra! Mi stai facendo sparare, papà! Oh, Dio. Vengo. Sborro!”
Le parole di Carlo mi fecero partire, allagai il suo buco col mio sperma mentre lui sparava il suo carico sopra le lenzuola del letto. Sembrò che eiaculassi per sempre. Alla fine, lamentandomi ...
... di piacere, mi tolsi dal suo culo che mi mungeva e rotolai via mettendomi a giacere accanto a lui.
Carlo si girò verso di me con un sorriso trasognato. “E’ stato grande!” Disse. “Quello di cui avevo bisogno!”
“Tuo papà ti inculava, non è vero?” Chiesi carezzando la sua larga chiena fradicia di sudore.
“Sì, lo faceva e mi piaceva. Era un'importante parte del nostro rapporto.”
“E tu inculi i tuoi ragazzi, non è vero?” Chiesi.
Carlo sembrò essere colto dal panico per un minuto, ma il tono della mia voce e le mie carezze dovevano avere un effetto calmante.
“Sì, lo faccio. È come con mio papà. È per mostrare che li amo.”
“Lo so.” Risposi. “Anch’io ho ‘giocato’ con loro. Sono dei bravi ragazzi.”
Carlo mi guardò interrogativaente.
“No, non li ho inculati.” Spiegai rispondendo alla sua muta domanda. “Infatti sono stati loro ad inculare me. Non volevo invadere il tuo territorio.”
Carlo sorrise di nuovo e, tirando la mia faccia alla sua, mi diede un altro bacio profondo. “Tutto ok, papà. Tu puoi fotterci ogni volta che vuoi.”
Così dicendo chiuse gli occhi e si addormentò coccolato dalle mie braccia.