1. Zia Carla 2° parte


    Data: 16/06/2018, Categorie: Lesbo Autore: Liana1990, Fonte: xHamster

    Salve amici eccomi, questa volta vi ho fatto aspettare un po’ la seconda parte della storia con zia Carla, ma ho avuto parecchi problemi di lavoro.
    
    Ora spero vi piaccia la seconda parte.
    
    Per fortuna non vide il sorriso che spuntò sulle labbra, avesse saputo quante battaglie con la mia sorellona, ma io ero l’ingenua, con zia volevo esserlo, volevo imparare da lei, quello che mia sorella non poteva sapere.
    
    Fu lei a prendere l’iniziativa...
    
    “vieni andiamo a letto”
    
    Mi abbraccio, con la mano strinse il piccolo seno, mi accompagnò nella camera matrimoniale, pensavo ci saremmo gettate a letto, probabilmente lo intuì.
    
    “calma, abbiamo tanto tempo davanti a noi”.
    
    Mi girò verso di se e guardandomi negli occhi.
    
    “da questo momento non sono più tua zia e tu non sei mia nipote, siamo due donne vogliose di dare e ricevere amore, sei d’accordo?”
    
    “ si.. z.. scusa ...si Carla”
    
    “brava Liana, impari presto”
    
    Detto ciò, prese il mio viso da sotto il mento, avvicinandolo al suo, incollò le labbra, con la lingua dischiuse le mie, entrandovi prepotentemente .. cominciando ad esplorare l’interno della cavità, alla ricerca della piccola regina, la trovò e da quel momento non la mollò più, la leccava, succhiava, mordicchiava, mi invitava a fare altrettanto e io da brava alunna eseguivo lo stesso esercizio, fino a quando non cominciai ad eseguirlo autonomamente.. anticipando le esigenze dell’altra, inseguendo e succhiando, in un vortice di sensazioni incredibili, mai ...
    ... provate con mia sorella, che portarono a farmi cedere le ginocchia.
    
    Carla se ne accorse, mi sorresse, adagiandomi assieme a lei sul letto.
    
    Senza togliere le labbra dalle mie, continuò con il bacio.
    
    Sentivo il corpo illanguidirsi, le forze che mi abbandonavano, non reagivo più, mi lasciavo trasportare nel suo mondo di lussuria.
    
    Continuò per un bel pò a rovistare nella bocca, le mani sempre a tenermi la testa, le bocche piene di saliva.
    
    Lentamente cominciò a staccarsi.
    
    Iniziò a baciarmi le guance.
    
    Il lobo dell’orecchia.
    
    Vi entro con la lingua.
    
    Una scossa lungo tutto il corpo.
    
    La mano che solleticava il collo, vicino all’attaccatura dei capelli.
    
    Scese, arrivando alla spalla.
    
    Tolse la mano dalla testa.
    
    Mi alzò il braccio, ormai ero una bambola nelle sue mani..
    
    Le labbra scesero nell’incavatura dell’ascella.
    
    Un’altra tremenda scossa attraverso nuovamente il corpo.
    
    Ma questa volta perdurava, quella lingua che leccava, leccava, era come un volano che alimenta la corrente.
    
    Anche se in uno stato di semi incoscienza, avvertii l’arrivo, della marea.
    
    Santo cielo, stavo per avere un’orgasmo.
    
    Non sapevo che l’ascella fosse una zona erogena cosi sensibile.
    
    Cominciai a mugolare, la mano libera artigliata al lenzuola.
    
    La lingua di zia continuava a leccare voracemente l’incavo.
    
    Un calore tremendamente piacevole all’inguine.
    
    Qualcosa di bagnato stava uscendo dalla passera.
    
    Smise di leccare.
    
    Lasciò andare il braccio, che cadde ...
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