1. Raffinata e superlativa impronta


    Data: 03/04/2022, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... addirittura avvertita, ambita,in quanto bramava essere seriamente agognata.
    
    In un baleno, dalla parte inferiore della sala s’udì un gradevole accento dal tono morbido e dal piglio risoluto, in quanto il forestiero non aveva ulteriore voglia d’attendere, annunciando in definitiva la cifra di settemila euro. Il ciarlare e il mormorare della sala sennonché rioccupò il suo posto, trascorse il ciclo necessario e l’asta si concluse a settemila euro tondi al migliore offerente. Tra la calca si divaricò un passaggio e sbucò l’individuo che non aveva volontà d’aspettare di più, per disporre decidendo al meglio le sorti di quella femmina. Indolente e disinteressato dei presenti, ma squadrando Rosalba negli occhi al di là della mascherina, lui s’accostò afferrandole la mano per baciarla. In seguito si rigirò in direzione della sua fautrice e seguace Evelina, donandole i dati necessari per effettuare l’ordine di versamento pattuito e assicurandosi di compiere le operazioni bancarie con rapidità.
    
    La reazione positiva non si fece d’altronde attendere. Raffinato e leggiadro nelle movenze, esperto e capace nei gesti, con meticolosità e con premuroso zelo roteò Rosalba per slegarla dalla fasciatura, facendole indossare nuovamente il paltò e scortandola di fuori nel grande giardino della villa, come per volerla affrancare sgomberandola dalle assalenti e invadenti occhiate di troppo, nondimeno poco irriverenti e incivili alla vista di quella deliziosa e amena corporatura di donna. Un ...
    ... tassì al presente li attendeva, Rosalba si sentiva in pieno impaccio, eppure quell’individuo le piaceva, le aggradavano le modalità affabili e garbate e in aggiunta a ciò, gli atteggiamenti cortesi e di belle maniere con cui s’approcciava, in verità oggi poco paragonabili e riscontrabili senz’ombra di dubbio nei maschi contemporanei.
    
    “Hai intenzione di rifermi qual è il tuo nome amabile signora?”.
    
    “Naturalmente, sì, con vero piacere, stavolta in questa notte per te sarò Tecla”.
    
    “Molto bene, sarà fatto. Tecla mi diletta molto. Sono convinto che avrai indubbiamente gioia di cenare con me, Tecla”.
    
    Rosalba non fiatò, tuttavia rise a fior di labbra acconsentendo e approvando. Lui collocò flemmaticamente la sua mano sulla gamba di lei, con leggiadria e con finezza, per non disanimarla né per sconvolgerla oltremisura. Dopo raggiunsero un cascinale antiquato dalla facciata esterna, edificato tantissimi anni orsono in mezzo alla boscaglia con numerosi alberi secolari, dove le fiaccole irraggiavano il viale, il tassì si fermò e un inserviente lì presente s’allungò ad aprire la portiera della macchina.
    
    “Buona sera barone, benvisto, il banchetto è pronto e lo champagne è come lei gradisce”.
    
    Rosalba aveva la distinta e marcata impressione di stare nel fulcro d’un favoloso miraggio, ma il cuore che ogni tanto riprendeva a battere lesto le rammentava come quella fosse l’autentica concretezza. Il banchetto serale era ottimo, ineccepibile e senza una piega, all’altezza dello ...
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