Raffinata e superlativa impronta
Data: 03/04/2022,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... ospite presso la Villa Igiea di Palermo nel bel palazzo iconico della città, direttamente sul mare ai piedi del Monte Pellegrino, a mezz’ora d’auto dall’aeroporto, dove avrà luogo un ottimo e inappuntabile investimento. E’ un’alternativa molto interessante, che ti consentirà di portare a termine un delizioso e generoso affare. Lei è una femmina d’alta stirpe, è finanche di classe, per una magnifica notte di tenerezze. La base iniziale dell’offerta inizierà da cinquecento euro”.
Arrivò quel venerdì, Rosalba si sentiva verosimilmente intontita e frastornata, per poco voleva arrendersi e desistere, ma quell’ammanco nel conto della banca, la disanimava scoraggiandola maggiormente di quell’estraneo che l’avrebbe posseduta. La mattina seguente s’approntò come una sacerdotessa vergine si predispone al martirio nella tavola liturgica delle divinità, chiamò il tassì e sopraggiunta di fronte alla maestosa e affascinante villa smontò sbrigativamente, affagottata in un paltò e con un fazzoletto da collo, camuffata da un paio d’occhiali s’avviò sollecitamente nella sala chiudendosi nel bagno per trasformarsi. Dal salone s’udiva distintamente già il brano di Don McLean dal titolo “Vincent (Starry, Starry Night)”. Subito dopo udì battere alla porta, era la sua amica Evelina che l’invitava ad affrettarsi, perché stava arrivando della gente. In seguito, intrufolandosi nel salone, avrebbero individuato un tavolo con dello spumante, un’impalcatura e il sottofondo del brano musicale ...
... “Magritte” di John Cale.
Rosalba al presente avvertiva le estremità delle gambe tremolare e i battiti cardiaci battere in maniera accelerata, tuttavia acciuffò il giusto ardimento e varcò l’uscio del salone in maniera dignitosa, attraversandolo in modo determinato e superbo. Portava addosso un mantello dal colore rubicondo con una mascherina che le copriva gli occhi, un avveduto artificio le metteva in risalto le labbra floride e ben sagomate. Rosalba si bloccò sull’impalcatura statica e inchiodò con attenzione con lo sguardo l’affluenza che c’era all’interno del salone, trattenendosi sui presenti, come per cercare di carpire, di percepire e d’impadronirsi della loro presenza, chi fosse e forse sperando che non fosse quel lui o quella lei nel possederla per quella notte. Il brusio cessò e per quella femmina di rango cominciò l’offerta. Le cifre proposte, aumentavano gradualmente d’onere, Rosalba alla fine discese da quell’impalcatura e la sua amica Evelina s’approssimò per sfilarle il paltò, per mostrare in conclusione il suo fisico, coperto d’un scuro, con le mani allacciate dietro la schiena da un fazzoletto di seta vermiglio. Tremila, quattromila e perfino cinquemila, alla vista di quei polsi congiunti accrescevano notevolmente la scommessa, per conseguire una notte barattata e infine smerciata nella designazione dell’indisciplinata lussuria e della pura e ribelle violazione. Rosalba avanzava indolente tra la calca, lasciando che non fosse solamente commerciata ed esaminata, ma ...