La vacanza-studio
Data: 03/04/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Gay / Bisex
Autore: Eolore, Fonte: RaccontiMilu
... centimetri dal mio pisello. Caterina fece scivolare verso il basso anche i miei slip, scoprendo il mio pene già eretto. Lo prese in mano e cominciò a carezzarmelo con una certa disinvoltura. Il cuore batteva a mille: l’eccitazione era amplificata dal fatto di trovarsi all’esterno, dove avremmo anche potuti essere visti. Chiusi gli occhi per godermi appieno quel tocco. Caterina era migliore di Andrea, decisamente più esperta; pensai che doveva aver già maneggiato parecchi cazzi. Improvvisamente percepii una sensazione nuova attorno al mio pene. La stimolazione era diventata più scorrevole e l’ambiente a contatto col glande si era fatto più umido. Riaprii gli occhi e mi resi conto che il mio pisello si trovava nella bocca di Caterina. La sua lingua scorreva lungo l’asta del mio membro arrivando ad avvolgerne il glande ormai rigonfio e pronto a scoppiare. Caterina mi stava facendo un pompino! Il mio primo pompino: capii che era quello il premio a cui aveva pensato poco prima. L’emozione fu tale che non resistetti a lungo. Sborrai nella bocca di Caterina, senza avvertire, come avevo fatto la sera prima nella mano di Andrea. Caterina non si tolse, accogliendo il mio seme nella sua cavità orale. Quindi, senza dire una parola, si alzò e davanti a me ingoiò lo sperma che ancora le era rimasto in bocca. D’istinto la baciai. Assaporai il gusto della mia sborra misto a quello della sua saliva. Pensai che in fondo non era cattivo. Poi Caterina si staccò da me e come una vera troia disse: ...
... ‘Si è fatto tardi, dobbiamo tornare dagli altri’. Quella sera ci ritrovammo come al solito nel nostro letto matrimoniale, Andrea ed io. Ero affaticato dopo il pomeriggio trascorso al lago, ma dovevo assolutamente aggiornare Andrea di quello che era successo con Caterina: il primo bacio, poi mille, poi altri cento, quindi la sega tra i cespugli ed infine il mio pene tra le sue labbra. Ero ancora scombussolato ripensando a quegli attimi e non sapevo da dove iniziare. Fu Andrea che mi anticipò. Andrea: ‘Luca, ti devo raccontare una cosa che è accaduta questo pomeriggio mentre tu e Caterina vi siete assentati’. Luca (io): ‘Raccontami’. Andrea: ‘Beh, mentre voi eravate via Cecilia ed io abbiamo avuto modo di parlare solo noi due. Ad un certo punto l’atmosfera si è surriscaldata e all’improvviso lei mi ha baciato!’. Luca (io): ‘Lei ti ha baciato? Non tu lei?’. Andrea: ‘Poi l’ho baciata anch’io! Insomma, non importa chi abbia baciato chi. Per baciarsi bisogna per forza di cose essere in due!’. Sentendo Andrea non potei che provare un sentimento di superiorità nei suoi confronti. Andrea mi stava raccontando della sua prima limonata, mentre io quello stesso giorno avevo conosciuto la sensazione delle labbra che avvolgono un muscolo ben più sensibile della lingua. Senza riuscire a dissimulare troppo il mio ego in quel momento smisurato raccontai ad Andrea quanto accadutomi quel pomeriggio con Caterina. Gli descrissi con minuzia le emozioni nuove che avevo provato: il ...