La vacanza-studio
Data: 03/04/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Gay / Bisex
Autore: Eolore, Fonte: RaccontiMilu
... per cui decisi di mentirle, rispondendole che avevo già baciato parecchie ragazze e che se pensava di essere la prima non aveva capito nulla di me. Non dovetti risultare molto convincente perché lei scoppiò a ridere. Mi piaceva la sua risata. Ancora oggi credo che se ti piace una persona quanto ride, significa che ti piace davvero. Ci baciammo ancora. Le mie mani inesperte iniziarono a scendere goffamente sempre più in basso lungo il suo corpo, finché arrivai a cingerle il sedere. I miei movimenti risultarono sicuramente impacciati perché il commento che seguì da parte di Caterina fu lapidario: ‘Non sai proprio come si fa. Si vede lontano un miglio’. A quel punto era inutile continuare a fingere. Ammisi che poco prima le avevo mentito e che in vita mia non avevo mai baciato una ragazza. A differenza di prima, lei non si mise a ridere come invece mi aspettavo facesse. Guardandomi intensamente, quasi con serietà, mi chiese: ‘Quindi non hai mai avuto una ragazza con cui hai fatto l’amore?’. Le risposi di no. Caterina, curiosa, seguitò: ‘Neanche un pompino, una sega?’. Mai mi sarei aspettato che Caterina potesse esprimersi in maniera così diretta. Mi spiazzò e preso alla sprovvista biascicai che una sega sì me l’ero fatta fare, anche se non si trattava di una ragazza. Non so perché glielo dissi, lo feci senza riflettere. Lei mi guardò sorpresa. Poi, quasi mi avesse letto nella mente, chiese: ‘Andrea?’. Non so come avesse fatto a capirlo, ma lo aveva capito. Probabilmente ...
... aveva notato i rapporti tesi e la successiva riappacificazione tra me e Andrea nei giorni immediatamente precedenti. Dovetti ammettere che si trattava di Andrea. Pensai che ero un emerito idiota, credendo di essermi bruciato tutte le mie possibilità con Caterina e di aver rovinato quel momento tra noi. Volevo andarmene e feci per alzarmi quando Caterina mi afferrò nuovamente per la mano e mi strinse a sé. Fu allora che mi disse: Caterina: ‘Quindi sei gay?’. Non mi ero ancora fermato a riflettere se dopo quello che era successo con Andrea potessi definirmi gay. Sicuramente mi piacevano le ragazze, ma con Andrea avevo scoperto una parte nuova di me. Nel profondo intuii che al di là delle categorie, etero, gay, bisessuale, ognuno è semplicemente sé stesso e che per essere felice avrei dovuto imparare ad accettarmi per come sono e vivere la vita a modo mio. Luca (io): ‘è capitato con Andrea una volta, ma mi piacciono anche le ragazze’. Caterina: ‘Ah, quindi ti piacciono anche le ragazze. Ed io, per esempio, ti piaccio?’. Luca (io): ‘Molto’. Ci baciammo ancora. Poi Caterina mi disse: ‘Hai avuto coraggio ad essere sincero, come lo sono poche persone che conosco. Per questo meriti un premio’. Mi prese per mano e mi fece cenno di seguirla tra i cespugli. Tra gli arbusti si mise in ginocchio di fronte a me e mi calò i pantaloni. Non ci potevo credere. Solo dieci minuti prima stavo dando il mio primo bacio ad una ragazza ed ora mi trovavo in mutande con la sua bocca a dieci ...