La vacanza-studio
Data: 03/04/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Gay / Bisex
Autore: Eolore, Fonte: RaccontiMilu
... spalleggiarsi l’un l’altro, soprattutto agli occhi di Cecilia e Caterina. Già, dalla nostra ultima uscita fallimentare con loro, due sere prima, non eravamo più riusciti a combinare nulla che ci avvicinasse al nostro comune intento: perdere la verginità. Ad essere sinceri, tralasciando gli eventi che erano accaduti tra me e Andrea, capaci di distogliere la nostra attenzione dalle ragazze, di opportunità non se ne erano presentate poi molte. Ma ora che eravamo di nuovo uniti, non ci saremmo lasciati sfuggire la prossima occasione. Ed essa non tardò ad arrivare. Quel pomeriggio era stata organizzata come attività ricreativa una gita ad uno dei tanti laghi vicini alla città dove risiedevamo. Dopo un viaggio col pullman di circa un’ora arrivammo al lago. Era davvero un bel posto, ben tenuto, con ampi spazi verdi su cui stendere gli asciugamani. Andrea, Cecilia, Caterina ed io avevamo fatto gruppo tra noi. Dopo una partita a carte decidemmo di andare a fare il bagno. Sebbene in tedesco ‘See’ significhi al contempo mare e lago, la temperatura dell’acqua non era neanche lontanamente paragonabile a quella a cui siamo abituati quando andiamo al mare sulle coste del nostro Belpaese. Una volta entrati in acqua, Andrea e Cecilia che erano più freddolosi decisero ben presto di uscirne. Caterina invece desiderava raggiungere a nuoto un isolotto non troppo distante dalla riva. Decisi così di accompagnarla. La ragazza nuotava agilmente davanti a me. Io la seguivo ammirandone da dietro il ...
... fisico snello e sportivo; il mio sguardo cadeva soprattutto sul suo culo, che si intravedeva da sotto lo specchio dell’acqua. Era proprio quella che si definirebbe una bella ragazza mediterranea: capelli lisci e mori, carnagione scura, altezza media, forme sinuose e nel complesso ben proporzionate. I suoi occhi, anch’essi marrone scuro, lasciavano però intravedere alla luce del sole dei riflessi verdi che ne esaltavano la bellezza. In poco tempo raggiungemmo l’isolotto. Non vi era nessuno a parte noi due. Oltre la sottile linea di spiaggia sassosa, si estendeva un intricato mucchio di arbusti. Per riposarci e riscaldarci dopo la nuotata ci siamo stesi a terra. Si era alzata una leggera brezza di vento che risultava gradevole, come un massaggio sulla pelle. Chiudendo gli occhi, lasciai per un attimo alle spalle tutti gli scombussolamenti emotivi dei giorni addietro. Ad un tratto, senza dire nulla, Caterina mi prese per mano. Non stringeva forte ma la sua presa era salda, dandomi sicurezza. Capii che quello era il momento giusto. Mi sollevai sopra di lei. Aveva gli occhi chiusi; allora li chiusi anch’io e la baciai. Fu un bacio dolce, soffice, a stampo, il mio primo bacio. Poi ne seguirono altri via via più accesi. Devo ammettere che per me era una situazione nuova e non sapevo bene come comportarmi. Caterina percepì la mia inesperienza e chiese, burlandosi un po’ di me: ‘Sono la prima ragazza che baci? Ammettilo!’. Io non volevo che lei pensasse che fossi un novellino, ragione ...