1. LUCA E LA NOSTRA AMICIZIA


    Data: 03/04/2022, Categorie: Prime Esperienze Sesso di Gruppo Gay / Bisex Autore: Ruivo1993, Fonte: xHamster

    ... dalla tasca. Erano riviste, le divise tra noi e io mi ritrovai a trattenere il fiato, avevo già capito che erano pornografiche.
    
    Ne presi una che mostrava una ragazza con i seni enormi intenta a succhiare i cazzi di due uomini e poi farsi scopare in diverse posizioni intorno a una piscina.
    
    Iniziai a toccarmi da sopra i pantaloncini mentre fissavo i grossi cazzi con cui stava giocando e poi spinti dentro di lei.
    
    «Amico, è così eccitante! Non ti piacerebbe mettere il tuo cazzo nella figa di quella pollastrella e scopartela per bene?»
    
    Borbottai qualcosa senza senso mentre lui continuava a sfogliare la sua rivista. Poi poggiai sul letto la mia e iniziai a frugare nel mucchietto fino a trovarne una con un uomo nudo sulla copertina, in realtà due uomini mezzi nudi. Mentre Giacomo era preso dalla sua rivista lessi il titolo sulla copertina, GM!
    
    Alzai lo sguardo su Giacomo, mi dava le spalle ma riuscivo a scorgerne il movimento della mano mentre fissava una foto concentrato. Svelto nascosi la rivista sotto il cuscino, senza mai smettere di guardarlo. Il suo braccio ora si muoveva più rapido. «Che fai?» Gli chiesi sporgendomi verso di lui.
    
    Sembrava un cervo sorpreso dai fari di un’auto. «Scusa amico, Non posso farci niente!» Ansimò. «Sono troppo eccitato!»
    
    Aveva una mano dentro i pantaloni e un evidente erezione. Scoppiai a ridere. «Vai in bagno, pervertito!» E continuai a ridere sempre più forte mentre lui correva verso il bagno in fondo al corridoio.
    
    Mi ...
    ... distesi sul letto, e mentre ascoltavo i suoi gemiti soffocati iniziai a sfiorare distrattamente con il dito l’immagine di un ragazzo che se lo faceva succhiare. Abbassai lo sguardo sulla foto e mi resi conto che ero andato ad accarezzare proprio il grosso cazzo. Sentii Giacomo sussultare e lamentarsi più forte, poi il suono della carta igienica strappata. Ridacchiai immaginando che fosse appena venuto e perché nella fretta non aveva neppure chiuso la porta.
    
    Qualche secondo dopo Giacomo tornò nella mia stanza con un sorriso soddisfatto stampato in volto, anche se era arrossito. E un attimo dopo squillò il telefono. Era sua madre e gliela passai subito.
    
    Giacomo si accigliò e chiuse la conversazione molto in fretta.
    
    «Domani andrò a stare dai nonni per un mese con i miei genitori.» Disse, facendosi scuro in viso appena messo giù il telefono.
    
    «Credevo che saremmo andati in piscina,»
    
    Iniziò a raccogliere le riviste sparse sul mio letto. «Non posso, amico, mi dispiace.» Se non lo avessi conosciuto tanto bene avrei detto che stesse quasi per mettersi a piangere, sembrava davvero dispiaciuto. «L’estate è rovinata.» Disse abbassando lo sguardo.
    
    «Potresti chiedergli di lasciarti qui. Fai chiamare mio padre dai tuoi genitori, che ne dici?»
    
    Giacomo si strinse nelle spalle, sconsolato. «Ci ho già provato, mia madre non mi ha neppure lasciato finire e ha detto di no.»
    
    Non c’era molto che potessimo fare a riguardo.
    
    Per qualche minuto ci guardammo l’un l’altro senza ...
«1234...9»