1. M’s story. Capitolo 1. L’esame


    Data: 01/04/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: LaraS, Fonte: RaccontiMilu

    ... detto quella volta che ci siamo conosciuti”.
    
    Restava una sola cosa. Ma vedevo che non ce la faceva. Fissava il tappetto come se lo trovasse interessantissimo. Capii che dovevo andarle incontro. “M. hai superato ogni mia aspettativa, calmati adesso. Vuoi qualcosa da bere?”
    
    Restò zitta. Accessi lo stereo, scelsi una radio con musica italiana: doveva essere un tipetto romantico. Aprii il mobile bar e le versai una generosa dose di scotch. “Coraggio, dai non fare così adesso. Sei stata bravissima. Bevi questo, facciamo con calma”.
    
    I suoi occhioni grigio-marron si alzarono timidamente fino a incrociare i miei. “Grazie”. Prese il bicchiere, più serena.
    
    “Non ti faccio sedere, lo capisci che devi stare in piedi quando ci sono io, vero?” Le feci un sorriso più dolce che potei. “E poi sei proprio carina da guardare così… io però son stanco e mi siedo”. Avevo fatto centro: a tutte le ragazze piacciono i complimenti. Si stava rilassando, ero sulla strada giusta, non la volevo perdere alla prima seduta.
    
    Notai con soddisfazione che cercava di nascondere un sorriso. Ma stava sorridendo. “Ci tieni tanto a Luigi… e alle nozze, vero?” “Sì”
    
    “Fai bene, è giusto. Si vede subito che sei una brava ragazza. Ma l’amore ha il suo prezzo, lo capisci?” “Sì” Continuai, ascoltava con moltissima attenzione. “Sono contento che lui abbia scelto me e tu abbia ammesso che ti sembro carino. Vedrai che andrà tutto bene, diventerai bravissima e sarai tanto felice di essere la più brava schiava ...
    ... del mondo. Abbi fiducia in me, lasciati guidare”.
    
    Aveva finito lo scotch. “Mi sembra che vada meglio adesso”. “Sì”.
    
    Parlava a monosillabi, ma era evidente che stava meglio. “Riprendi da dove eri rimasta, su, fai la brava”.
    
    Fece un sospirone e abbassò le mutandine. “Ho scelto uno string nero, trasparente, perché Luigi dice che senza in triangolino di cotone dietro, solo con i fili, è il più sexy; Se il signore desidera ho portato anche un perizoma di quelli col triangolino”
    
    Mi aveva chiamato signore. Spontaneamente. Si stava davvero impegnando… o stava pian piano entrando nel suo ruolo. Ora era completamente nuda, scalza ed attendeva, tremante e nervosa, gli ordini provenienti da una persona che non vedeva. “Sei stata brava a chiamarmi signore. Puoi anche chiamarmi padrone, per ora sceglierai tu in base a cosa ti porta il tuo cuore. Gira su te stessa, fatti ammirare”.
    
    Aveva un bel corpicino, minuto ma c’era tutto, e cambiandole il modo di vestire, avrebbe certo fatto girare la testa a molti. Il culetto, però, era un portento: carnoso (una 42, forse una 44), ma senza un filo di cellulite: alto e sodo. Glielo disi: “Hai un culo brasiliano”. “Grazie. Me lo han detto tutti i fidanzati che ho avuto”.
    
    Si stava sciogliendo. Merito solo dello Scotch? Non potevo esserne sicuro, ma cercavo di capire tutte le sue sensazioni. Per sicurezza, le versai un altro bicchiere e glielo porsi, restando in ombra. “Bevi con calma, è vecchio di dieci anni. Descrivimi come ti senti ...
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