1. Claudia, dario e me (prima parte)


    Data: 30/03/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... ho capito perché.
    
    - Gli piace essere estromesso nel momento clou, – azzardai. – Una ulteriore umiliazione.
    
    - Può essere.
    
    - Vi ricordo che potete interrompere sempre in ogni momento.
    
    - Grazie, infatti ce lo avevi scritto. Altro punto a tuo favore.
    
    - Devo fare tutto quello indicato nell’ultima mail?
    
    - Possibilmente sì, perché è il nostro desiderio ricorrente.
    
    - Hai portato la roba?
    
    - Sì.
    
    - Posso aggiungere degli spunti creativi?
    
    - Certo. L’importante è che tu faccia quello che abbiamo concordato, dopodiché puoi spaziare come ti pare.
    
    - Ti ringrazio per la franchezza del discorso, – le dissi. – Spero di non deludervi.
    
    Finita la cena, ci alzammo e andammo al bar dell’Hotel. Mentre finivamo il caffè, ci raggiunse Dario.
    
    Ci salutammo con entusiasmo, come due amici che non si vedevano da tempo.
    
    - Come è andata? – Chiese alla moglie baciandola sulle guance.
    
    - Benissimo, – rispose lei con lo stesso entusiasmo. – Noi siamo pronti.
    
    - Anch’io, – disse lui. Poi si rivolse a me. – Puoi raggiungerci nella nostra stanza tra 15 minuti?
    
    - Certo. – Risposi.
    
    - Siamo alla 4012, – aggiunse.
    
    Li lasciai e salii in camera mia, che era allo stesso piano loro.
    
    
    
    Capitolo 2
    
    Salendo in ascensore nutrivo l’impressione di entrare di brutto nella vita di una candida coppietta di giovani innamorati. Ma poi mi rincuorai e decisi che la mia presenza avrebbe consolidato la loro unione. Alla peggio non mi avrebbero voluto incontrare ...
    ... più.
    
    Feci la doccia e la barba. Non volevo irritare la pelle della bellissima signora. Indossai l’accappatoio. Sbirciai fuori dalla porta e, non vedendo nessuno, mi avviai alla loro stanza. Bussai, mi aprirono quasi subito.
    
    Le luci erano concentrate sul letto, la musica era accesa e a basso volume. Ai piedi del letto c’era una poltroncina girevole da dattilografa; sapevo a cosa serviva perché me l’avevano spiegato, ma mi domandai se se la fossero portata da casa o l’avessero chiesta all’albergo.
    
    Loro non indossavano l’accappatoio ma il pigiama. Lei aveva solo la giacca del pigiama e lui i pantaloni. Una scena così bella non la ricordavo proprio. L’avevo vista solo nei film. Provai un immediato senso di calore grazie a questa accoglienza. Mi ritenni fortunato.
    
    Li avvicinai e li abbracciai.
    
    - Pronti? – Domandai. – Ripensamenti?
    
    Scrollarono la testa entrambi. Determinati.
    
    - Bene, – sussurrai soddisfatto. – Apriamo le danze.
    
    Mi abbassai e accarezzai le natiche di Elena perché erano proprio invitanti. Lei stette al gioco e mi aiutò a frugarla. Pensava che volessi verificare se portava le mutandine. Non le portava affatto.
    
    Mi alzai eccitato.
    
    - Mi dai la mutandina di contenzione? – Chiesi a Dario. – Te la metto.
    
    Dario si affrettò a prenderla e me la mise in mano. La studiai perché ne avevo sentito parlare ma non l’avevo mai vista. Si tratta di un piccolo indumento tipo tanga nel quale si infila l’uccello per coprirlo e per impedirgli di muoversi, o meglio di ...
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