1. Che giornata! (cap. 4: il dopocena, ciliegina sulla torta)


    Data: 29/03/2022, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Pistola45, Fonte: Annunci69

    ... mio sedile che fortunatamente per lui tengo sempre in posizione molto avanzata. Le sue mani entrambe piantate sul sedile, a destra e a sinistra dei fianchi di Lei, per tenersi su e dare più forza alle sue spinte, che a me sembrano… letali!
    
    Lei ha gli occhi girati indietro e le mani strette sui quei glutei di ebano, che si muovono avanti e indietro in una corsa mostruosa. Ad ogni pompata lui si sposta, dentro e fuori, di almeno venti centimetri. Glielo martella dentro tutto, fino in fondo!
    
    I gemiti aumentano e aumentano finché:
    
    E’ un orgasmo di violenza inaudita, ma lui come fosse niente continua a pomparla in quel modo animalesco. Vuole la sua parte, vuole venire anche lui anche se non sembra esserne vicino…
    
    Continuo a guidare, non so più da quanto tempo guido, piano. Una, due ore? Ma non mi pesa, mi è tornata la voglia. Il modo che ha Lei di godere, quegli spasimi… insomma ce l‘ho durissimo di nuovo.
    
    Lui si stacca da Lei e si siede al suo posto, immagino il suo palo eretto e duro svettare come una bandiera. Una bandiera della quale essere molto orgogliosi.
    
    Con la mano sinistra continua a menarselo su e giù mentre con la destra Le carezza la coscia, vicino alla passera, sull’inguine ma senza mai arrivare a toccarla. Lei è molto abbronzata ma il triangolino che resta sotto il costume vicino al pube è bianchissimo ed il grande contrasto tra quel triangolino e la manona nera di lui mi fa impazzire.
    
    E’ ferma nella posizione dell’amplesso, con la fica ...
    ... oscenamente spalancata. Sfinita!
    
    Torno a concentrarmi sulla guida, piano, non ho più nessuna fretta di riportarlo al suo furgone, devio, faccio chilometri…
    
    Dopo forse cinque/dieci minuti di totale silenzio sento dei movimenti e Lei che a voce bassa:
    
    Non lo sento rispondere, ma alcuni istanti dopo i gemiti di Lei e i grugniti di lui ricominciano a sentirsi e la macchina ricomincia a sbandare.
    
    Lei è allo stesso posto di prima, girata però alla pecorina, con le tette schiacciate contro il sedile e lo splendido culo spinto in alto da una schiena completamente inarcata (questo lo immagino perché la visuale è completamente coperta da lui, dalla sua schiena possente e dal suo sedere). La testa ora sbatte ancora più violentemente nello stesso angolo, girata verso destra, verso di me. Gli occhi chiusi, le labbra socchiuse. Con la mano sinistra stretta alla maniglia della portiera. Gode ancora come una maiala, come non fosse mai venuta prima.
    
    Lui con le mani ben strette ai suoi fianchi per tirarsela contro mentre le spinge dentro il suo grosso membro, amplificando così la violenza dei colpi.
    
    Un toro infuriato è l’unica cosa che mi viene in mente. Sorrido perplesso e butto un’occhiata distratta al cruscotto. Spalanco gli occhi:
    
    sono in riserva cazzo e chissà da quanto tempo!!! Ho guidato come un matto è ho svuotato il serbatoio.:
    
    Nessuna risposta, solo gemiti e grugniti, come se non avessi nemmeno aperto bocca.
    
    Non posso nemmeno rallentare per consumare meno perché ...
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