Che giornata! (cap. 4: il dopocena, ciliegina sulla torta)
Data: 29/03/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Pistola45, Fonte: Annunci69
...segue
Quando ritorna dalla toilette ci alziamo e ci dirigiamo verso il parcheggio:
Non capisco se lo sguardo che mi lancia sia di sfida o di gelo, non risponde, ma quando arriviamo alla macchina si dirige verso lo sportello posteriore.
Mi sento morire!
Inizio a guidare lentamente, è l’una circa e le strade a quell’ora sono affollate. Si ricomincia a parlare del più e del meno, io però non riesco a concentrarmi nè sui discorsi né tantomeno sulla guida, continuo a guardare nello specchietto per vedere se succede qualcosa che non riesco a vedere, so che Lei non ha le mutandine, cercherà di farglielo capire, di fargli… vedere? O terrà le gambe chiuse, strette? E se fosse, lui se ne accorgerà? E’ buio…
Di tanto in tanto mi giro, ma non capisco.
E’ seduta dietro di me, allungo la mano destra nella speranza di riuscire a toccarle una coscia ma mi dà uno schiaffetto e la respinge. Lascio perdere.
Dopo qualche minuto ancora, mentre Lei sta parlando, la sua voce ha una forte inflessione. Mi giro di scatto e vedo la mano di lui appoggiata sulla sua coscia, vicino al ginocchio.
Si schiarisce la voce e continua il suo discorso. Immagino che Lei stia lasciando quella manona fare pian piano la sua strada. Immagino lui che la spinge sempre più su, lentamente, quasi temendo di farsi cacciare. Immagino questo anche perché a tratti Le si rompe la voce, poi si riprende… E’ ipereccitata, la conosco bene!
Quando si trova in questo stato la sua passera diventa un lago ...
... e l’unica cosa che riesco a pensare ora è il momento in cui anche lui se ne accorgerà, a quando affonderà la sua mano proprio lì…!!!
Non voglio girarmi a guardare per paura di rompere l’incantesimo, ma non riesco nemmeno a guidare, cazzo.
Ora c’è più traffico, non ho nessuna idea di dove sto andando e non me ne frega niente. Devo prestare attenzione alla guida, si frena e si accelera continuamente, non posso distogliere lo sguardo ma non posso non pensare… Almeno riuscissi a vedere qualcosa da quel maledetto specchietto.
Di colpo Lei tace! Il discorso che stava facendo non era finito ma ora tace. Comincia ad ansimare piano: è arrivato, è arrivato al lago!!!
E’ più forte di me, devo vedere, sapere. Mi giro un microsecondo e realizzo: lui è ruotato verso di Lei, più vicino di prima, molto vicino, la sta toccando. E la sta baciando sul collo, Lei ha gli occhi socchiusi.
Torno con lo sguardo alla strada, ora immagino quel ditone medio nero, grosso quasi come il mio cazzo che la sta frugando. Le sfiora la clito, e la penetra piano. Lo immagino e sento i morsi della gelosia, mischiati ed inibiti però dall’enorme eccitazione. Un torrente in piena di emozioni che mi fanno impazzire.
Continuo a guidare a casaccio, mi impongo di non guardare più. Il silenzio continua, ogni tanto qualche leggero gemito. Poi il nitido rumore di una zip che si abbassa, e poco dopo dalle labbra di Lei esce un suono aspirato di sorpresa, stupore. (meraviglia?)
L’avrà visto?! Certamente ...