Che giornata! (cap. 4: il dopocena, ciliegina sulla torta)
Data: 29/03/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Pistola45, Fonte: Annunci69
... labbra, sulle guance, sul mento e sui testicoli di lui. Istintivamente si allontana con la bocca continuando però il lavoro di mano e lui spruzza per la seconda volta. Ne capisco la potenza e la quantità mentre la colpisce negli occhi, in fronte e nei capelli. Poi altri due o tre schizzi, il primo dei quali Le entra direttamente in bocca (che aveva riaperto dopo aver deglutito) e sulle labbra e gli altri, più blandi, gli scendono lungo l’asta e finiscono di sporcarle la mano. Adesso è lui che si abbandona sullo schienale, Lei continua a menarlo piano. Gli resta duro per almeno altri 3 minuti, mai visto niente di simile. Lei ricomincia a leccargli la cappella, a ripulirlo con la lingua da tutto quello sperma. Gliela passa ripetutamente attorno, prova con la punta a forzargli in foro di uscita cercando le ultime gocce di crema mentre con la mano continua a strizzarlo e a muoversi sempre più lentamente su e giù. Poi si ferma e si porta la mano alla bocca, succhiando avidamente tutto quello che c’era. Glielo riprende in mano, ora finalmente a mezz’asta e fa un sospiro...:
Non è finita, lui ha ancora il pube e le palle sporche del suo sperma e Lei scende a ripulire. Ingoia tutto, evidentemente Le piace ancor più di quanto pensassi. Lo stringe con tre dita con un movinento “a risalire” per fare uscire le ultime gocce, e le risucchia. Che maiala, penso.
Mi giro e li trovo entrambi accasciati, uno sull’altro, finiti, morti. Immagino il suo cazzone ancora un po’ duro ma ...
... esanime stretto ancora nella sua mano. Sono bellissimi, penso, potrebbero addormentarsi così.
Continuo a guidare piano, quando lui con un filo di voce:
Sorrido pensando che in effetti, una porca come è stata la mia donna stanotte non la si trova tutti i giorni.
risponde Lei,
azzardo.
Nel frattempo sono arrivato al suo furgone, sono le cinque e mezza di mattina e comincia ad albeggiare.
gli dico
Lei non risponde e sorride.
Sale sul suo furgone e ci saluta. Aspetto che avvii il motore e riparto verso casa, Lei è rimasta seduta dietro.
Con un’acrobazia passa davanti, divincolandosi tra i sedili mentre dice:
e ride.
Ha ancora il suo sperma appiccicato sui capelli e la faccia tutta imbrattata. Di sperma e di saliva. Si allunga verso di me e mi palpeggia il cazzo ancora al vento. Comincia a menarmelo e mi guarda, poi mi sorride e fa per scendere con la testa. La fermo e la bacio appassionatamente, voglio sentire anch’io il sapore di quel mandingo che ha scopato come un animale la mia donna davanti a me e mi ha fatto arrapare così tanto. E’ un sapore, acre, forte, maschio!
Quando sleghiamo le nostre lingue mi guarda negli occhi, sorride e...:
Sorrido e non rispondo, la spingo piano giù con la testa. E’ di nuovo il mio turno.
Mi fa un pompino spettacolare, lento ma intenso. Più appassionato del solito, forse il migliore che mi abbia mai fatto. E penso che è meglio così, avessimo scopato non mi avrebbe nemmeno sentito dopo quel carrarmato…
Sì, ...