1. Sborra a colazione - 3


    Data: 16/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... alla vita, stringendolo a sé.
    
    Adorava quei momenti preliminari, in cui pregustava nella mente quanto avrebbe fatto tra poco. Quello che non sapeva era quanto anche Francesco adorasse quei momenti preliminari, in cui si vedeva al centro dell’interesse, oggetto di un così grande, profondo desiderio.
    
    Raffaele coccolò con le labbra il membro che andava rapidamente acquistando vigore sotto il tessuto degli slip, poi, destramente estrasse di lato le palle e iniziò a slinguarle con ingordigia. Ma aveva appena dato un paio di leccate, quando qualcosa lo colpì:
    
    “Ma… ti sei rasato…”, esclamò.
    
    “Ti sei lamentato che i peli ti davano fastidio… Ho fatto male?”
    
    “Noooooo…”, sguaiolò Raffaele, cucchiaiandosi un ovulo in bocca e avvolgendolo con la lingua.
    
    “Ohhhh…”, gemette Francesco, godendosi la sensazione del tutto nuova che gli procurava il velo di saliva sulla pelle rasata dei coglioni.
    
    “Magnifico… - mugolò Raffaele leccando tutt’attorno lo scroto – ma perché non me l’hai detto?
    
    “Volevo farti una sorpresa. – rispose Francesco - E non è tutto… - aggiunse e con un guizzo si sfilò del tutto gli slip, sollevando il bacino e rovesciandosi le gambe sul petto – ho rasato anche lì.”
    
    La vista del solco completamente liscio lasciò Raffaele senza fiato; ma fu il bottoncino incredibilmente roseo a catturare la sua attenzione e a sconvolgerlo: lo fissò, affascinato dalle minuscole grinze, che si ...
    ... irradiavano come una raggiera, e dalle sue leggere, involontarie contrazioni. Poi come in risposta ad un richiamo ancestrale, avvicinò le labbra e lo baciò. Lo baciò senza esitazione, con trasporto, e poi lo lambì tutt’attorno con la punta della lingua. Non sapeva neanche lui cosa stesse facendo e perché, sentiva solo che voleva farlo e che farlo lo riempiva di emozione e di gioia. E di pari emozione fremeva, dal canto suo, Francesco ancora non capacitandosi che l’omaggio appassionato di una persona potesse spingersi fino a tanto. Gli stava baciando il buco del culo… era dunque così importante per lui?
    
    D’istinto, allora, Francesco si raddrizzò, afferrò con entrambe le mani il volto di Raffaele e lo baciò sulle labbra.
    
    “Ehi, io non bacio…”, protestò Raffaele.
    
    “Tu no, - fece l’altro – ma io sì.”, e tornò a baciarlo.
    
    Stavolta, la resistenza di Raffaele fu più debole, affievolendosi a poco a poco, finché dischiuse finalmente la labbra e lasciò che la lingua di Francesco scivolasse sulla sua, gustandone tutto il nettare. Dopo qualche tempo, erano distesi sul letto, avvinghiati l’uno all’altro, le bocche incollate in un bacio interminabile.
    
    “Però nel culo non lo prendo…”, protestò Raffaele fra un bacio e l’altro, mentre i cazzi tesi guizzavano viscidi, schiacciati fra i loro corpi.
    
    “Diamo tempo al tempo… - bisbigliò Francesco – Una cosa alla volta… chissà che un giorno non saremo amanti, io e te.” 
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