Sborra a colazione - 3
Data: 16/06/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... amica.”
“Ok”, fece Raffaele, sentendosi stranamente mordere da una punta di qualcosa che malignamente potremmo definire gelosia.
“Ti secca?”, chiese Francesco, notando l’espressione che aveva fatto.
“No. – mentì Raffaele – Non siamo mica sposati: abbiamo le nostre vite… magari esco pure io…”
“”Bene… così ti prendi qualche distrazione. Non aspettarmi alzato, - aggiunse - è probabile che farò tardi.”, e uscì, facendogli l’occhiolino.
Fu una giornata strana per Raffaele, roso da un’incomprensibile, quanto strana inquietudine. Tornato a casa, si preparò mezzo panino, che smangiucchiò di malavoglia; poi decise di uscire: aveva proprio voglia di prendersi una distrazione, magari di rimediare un cazzo ai cessi dell’autogrill. Era molto che non ci andava: chissà cosa avevano pensato gli altri, che un tempo lo avevano visto lì tutte le sere. Si preparò, prese le chiavi della macchina, scese in garage, ma al momento di mettere in moto, si rese conto che stava facendo una cazzata, che in realtà non ne aveva nessuna voglia, e tornò indietro ancora più scoglionato.
Si era appena infilato la tuta e spaparanzato sul divano, quando sentì aprirsi la porta d’ingresso e subito dopo Francesco apparve in soggiorno.
Raffaele si sentì investire da un’ondata di caldo sollievo.
“Ma non dovevi uscire?”, gli chiese Francesco.
“Mi è passata la voglia. – gli rispose con un largo sorriso – E tu? Hai detto che andavi a cena con un’amica.”
Francesco fece spallucce.
“E’ ...
... passata la voglia pure a me. Mi sono inventato una scusa e sono tornato a casa… tanto, credo di sapere dove volesse arrivare.”
“Cioè?”
“Prova a indovinare, sciocco!”
“Quello, dici?”, scoppiò a ridere Raffaele.
“Giusto quello…”, confermò funereo Francesco.
“Non te la prendere, dai… è il problema di voi belli.”
“E’ il problema di voi belli… - gli fece il verso Francesco, scoppiando poi a ridere pure lui e sedendogli accanto sul divano – crepa, cretino! Piuttosto, hai preparato qualcosa per cena?”
“Non ti aspettavo...”
“E allora rivestiti. Andiamo a cena fuori. Offro io.”
“Festeggiamo qualcosa?”
“Sì, festeggiamo noi due, non basta?”
Tornando, a Raffaele girava un po’ la testa e forse non era soltanto per il vino bevuto. Ma diciamo che nel complesso erano entrambi più allegri ed euforici del solito.
Quando entrò in camera, dopo essere stato in bagno, Raffaele trovò l’amico che lo aspettava, come al solito, sdraiato sul letto, con la schiena appoggiata alla testiera. Appena comparve sulla porta, Francesco gli fece l’occhiolino e gli sorrise in chiaro segno di invito. Con la maglietta bianca e gli slip sformati sarebbe apparso seducente anche a una lumaca, possiamo immaginare a Raffaele, che rimase un istante a fissarlo, poi lentamente si avvicinò ai piedi del letto e gli scivolò fra le cosce divaricate. Con un sospiro bramoso, affondò il volto nel grembo dell’amico, respirandone il profumo caldo e avvolgente, mentre gli allargava le braccia attorno ...