Straordinari in ufficio agosto
Data: 15/06/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: JackBearMi, Fonte: Annunci69
Avevo 28 anni e lavoravo come responsabile di funzione in una società di servizi della bassa milanese.
Per volere del nostro capo la nostra società lavora 365 giorni l’anno, natale, pasqua e ferragosto compresi, e tra colleghi facciamo a turni durante l’anno per poter usufruire delle ferie.
I nostri uffici sono situati in una palazzina di 4 piani dove nei primi 2 piani ci sono gli uffici operativi, al 3° piano l’abitazione del nostro capo ed al 4° un appartamento, con un terrazzone al posto del tetto, adibito per metà ad uso archivio e per l’altra metà sono presenti una palestra sufficientemente attrezzata, un piccola sauna a 2/3 posti, e sul terrazzone una piscina, ad uso libero sia per noi dipendenti che per il capo ed i suoi amici e famigliari.
Venerdì 13 agosto 1999 ore 17.00.
Ufficialmente è scattato il mio periodo di ferie, 2 belle settimane senza rotture di palle e quindi mi sto affrettando a terminare le ultime cose per far si che i miei colleghi non mi rompino le scatole nei prossimi 15 giorni.
La centralinista mi passa una telefonata, ed il mio capo mi dice che ha dei contratti nuovi da farmi vedere e che lunedì dovrò controllare ed organizzare i servizi per questi nuovi clienti. Faccio subito notare al mio capo che sono in ferie da esattamente 10 minuti e che lunedì ci sarà Elena che mi sostituirà.
Non vuole assolutamente sentire storie e cominicamo subito a beccarci per telefono come al solito, vuole che prepari tutto per lunedì e quindi devo ...
... aspettarlo in ufficio perché sta rientrando: vuole che lo aspetti sarà in sede tra 2 ore.
Be’ 2 ore adesso in cambio di 15 gg di libertà assoluta si possono quasi accettare!
Termino in pochi minuti le pratiche che stavo preparando e mi suona di nuovo l’interno: la centralinista mi comunica che sta uscendo e che sono rimasto solo. Cominica con le solite menate di chiudere bene gli uffici prima di uscire, di azionare l’allarme, ecc…
Ci salutiamo.
Visto che devo stare qui ancora per un’ora e mezzo faccio la "ronda" per gli uffici, controllo che sia tutto a posto e vado su al 4° piano, con l'intenzione di farmi un bagno in piscina e prendere il sole per 1 oretta in attesa che arrivi il capo.
Esco dall'ascensore che arriva direttamente all'interno del piano e sento che c'è qualcuno in palestra: è Amilcare il figlio del capo.
Sono anni che ci conosciamo ed anche se ultimamente non frequenta molto l'ufficio, c'è sempre la stessa confidenza di quando era un quindicenne esaltato che si metteva sempre nei guai.
Un bel ragazzo, moro, alto, con il fisico da calciatore in quanto milita in una squadra di serie B.
Era a torso nudo con un paio di minishorts neri attillati che mostravano "la sua dotazione".
"Ciao Amilcare!, pensavo non ci fosse nessuno?" gli dico.
"Sto terminando un paio di esercizi perchè stasera parto e vado in ritiro con la squadra, a ferragosto, che sfiga!".
Aveva due bei pettorali in tiro e gli addominali ben delineati.
"Tu cosa fai ...